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'Quando Joey Saputo acquistò il Bologna nel 2014, il club era appena retrocesso in Serie B e privato dei suoi migliori asset sul campo'. Inizia cosi un articolo sulla prestigiosa rivista Forbes sul momento del Bologna, quarto in Serie A e a soli due punti dalla Juve terza.
La rivista sottolinea la crescita decennale del club, partito con una rosa dal valore di 30 milioni di euro al primo anno in A e salita, fino a oggi, del 793%. Il cambio di passo è arrivato in maniera definitiva nel 2022 con l'arrivo prima di Giovanni Sartori e poi di Thiago Motta. Quest'ultimo si è concentrato sul futuro e ha lanciato Joshua Zirkzee, scrive il Forbes, sacrificando Marko Arnautovic, poi ceduto, e con la vittoria sulla Salernitana ora sono solo due i punti di ritardo dalla Juventus. Era dai tempi di Julio Cruz che era il Dall'Ara non era così entusiasta della squadra della città, infatti il Bologna ha ottenuto tra le mura amiche ben 12 vittorie e nelle ultime dieci giornate ha raccolto 25 punti, meno solo dell'Inter con 28. Il Forbes chiama l'ultimo paragrafo del pezzo 'The bolognese job' perché dal 1970 il Bologna non era mai stato così vicino alla Vecchia Signora e nessuna squadra emiliana ha mai vinto un trofeo europeo dalla Coppa Uefa del Parma 1999 e l'unica partecipazione europea risale al Sassuolo nel 2016 e il Bologna potrebbe tornare in Europa dopo oltre vent'anni.
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