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Il Bologna e la Champions: breve storia dei rossoblù nelle coppe europee

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Il Bologna e le coppe europee, una storia nata sessant'anni fa
Redazione TuttoBolognaWeb

Sono passati 22 anni da quando il Bologna ha partecipato per l’ultima volta a una competizione europea. E il ritorno non poteva essere così spettacolare. Nella stagione 2023-2024 la squadra rossoblù è stata protagonista di un campionato spettacolare, culminato con il quinto posto in campionato e la qualificazione alla Champions League 2024-2025. Un risultato incredibile che i tifosi del Bologna vorrebbero rivedere per il secondo anno consecutivo. Ma le previsioni sull'esito del torneo e la griglia delle favorite non danno molto credito alla compagine allenata quest’anno da Vincenzo Italiano. I pronostici e le quote delle scommesse dedicate alla Champions League non sorridono certamente al Bologna, ma la partecipazione alla manifestazione per un club delle sue dimensioni è da considerare certamente un fatto storico. Non è però la prima volta in Europa della compagine emiliana, che nella sua storia ha dato grandi soddisfazioni ai suoi tifosi.

Il Bologna in Coppa dei Campioni

La prima volta in Coppa dei Campioni (oggi Champions League), risale alla stagione 1964-1965, quando gli emiliani furono reduci dall’ultimo dei 7 Scudetti italiani. Una vittoria che diede la possibilità di partecipare alla Coppa dei Campioni. All’epoca il regolamento era molto diverso da oggi e il Bologna si fermò al turno preliminare contro l’Anderlecht con la gara d’andata terminata 1-0 per i belgi, 2-1 al ritorno per gli emiliani e con lo spareggio in campo neutro a Barcellona che premiò, con il lancio della monetina, i belgi. Che ci si creda o no il lancio della moneta fu fatto due volte perché alla prima, a quanto pare a causa del terreno fangoso, si conficcò in verticale nell’erba. Al secondo lancio però la sorte volle premiare l'Anderlecht e il Bologna fu eliminato.


In Coppa Uefa

Il Bologna vanta quattro partecipazioni in Coppa Uefa: nel 1971-1972, nel 1990-1991, nel 1998-1999 e nel 1999-2000. Nella prima occasione l’avventura terminò ai sedicesimi di finale mentre nel 1991 lo Sporting Lisbona interruppe il sogno europeo degli emiliani ai quarti di finale. L’eliminazione più amara arrivò però nel 1999 quando sulla panchina rossoblù sedeva Carletto Mazzone. In quella squadra c’erano anche Klas Ingesson, Kennet Andersson, Igor Kolyvanov, Beppe Signori, Davide Fontolan e altri storici componenti della compagine rossoblù. Il cammino continentale iniziò con un doppio spareggio contro l’Inter e la vittoria nella finale Intertoto. Il percorso in Coppa Uefa fu grandioso eliminando Sporting Lisbona, Slavia Praga, Betis Siviglia e Lione, arrivando così fino alla semifinale della manifestazione, contro l’Olympique Marsiglia. L’accesso alla finalissima di Mosca era vicinissimo ma dopo lo 0-0 dell’andata in Francia il ritorno fu amarissimo. Paramatti portò in vantaggio il Bologna ma a due minuti dal 90′ Blanc segnò su calcio di rigore. All’epoca vigeva la regola del gol in trasferta, così per il Bologna fu un addio alla finale che ancora oggi, negli occhi e nel cuore di quegli ex giocatori, fa ancora male.

L’Intertoto

E quindi arriviamo alla partecipazione più recente del Bologna alle Coppe europee: quella della stagione 2002-2003 per la coppa Intertoto. Sulla panchina emiliana c’era Francesco Guidolin, e il Bologna vi partecipò grazie al 7° posto conquistato nel campionato precedente. Nel terzo turno gli emiliani, con Beppe Signori e Julio Cruz in attacco, fecero fuori nella doppia sfida il Bate Borizov, con un 2-0 nella gara di andata a Bologna e con un tranquillo 0-0 in trasferta. Arrivò così la semifinale contro il Teplice. L’andata fu giocata in Emilia e il Bologna rifilò ben 5 gol, mentre il ritorno in Repubblica Ceca terminò con altre tre reti degli emiliani. E si arrivò alla finale, contro il Fulham. Gara di andata ancora a Bologna ma il risultato si fermò sul 2-2. Il ritorno si giocò invece al Loftus Road, lo stadio del QPR e il Bologna inspiegabilmente crollò. Il Fulham segnò tre reti mentre il Bologna riuscì solo a fare il classico gol della bandiera. Un risultato che decise la sconfitta del Bologna e la mancata qualificazione alla Coppa UEFA.