'Via i grandi, tante le scommesse da vincere'. Riassume così il mercato il Corriere di Bologna che parla di una sessione di rincorsa e con un saldo in attivo nell'anno della Champions.
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I dubbi del mercato: di rincorsa e in attivo nell’anno Champions
I conti sono fatti. Le vendite sono state per 97.8 milioni, ma decurtate delle percentuali da destinare al Bayern per Joshua Zirkzee e al Basilea per Riccardo Calafiori, così il dato netto scende a 52.8 milioni. Per quanto riguarda le entrate, i costi sono stati di di 48 milioni di euro, con Thijs Dallinga spesa più onerosa da 15 milioni più bonus. Saldo attivo di 4.8 milioni di euro. Ma anche come tempistiche si è rincorso molto. A lungo il Bologna è stato sulle tracce di Gosens per ripiegare su Miranda, il tedesco è poi andato alla Fiorentina, mentre sul difensore centrale si è perso tanto tempo tra Hummels, Logan Costa, Alexsandro e tutti gli altri cercati prima di prendere Casale. Il Cor Bo sottolinea anche i tre mercati diversi di Giovanni Sartori. Due anni fa ha prelevato sette giocatori dall'estero, l'anno scorso sei, quest'anno invece sei dall'Italia e solo tre dall'estero. La conclusione, per il quotidiano, è che Saputo può essere contento dei conti economici nell'anno del fatturato record, ma sul campo si spera che il Bologna non faccia come il Montreal, smontato dopo l'annata migliore e ripiombato nella mediocrità. Poi il piano di rientro, effettuato quest'anno dopo i toni brutali di Motta un anno fa.
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