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Roberto Donadoni dovrà cercare di affrontare il prima possibile la questione portiere. Antonio Mirante vive un momento difficile e probabilmente di condizione atletica deficitaria, ma è dall'inizio della stagione che il portiere ex Parma va incontro a errori pesanti per l'economia del Bologna.
Alla prima di campionato, con il Bologna avanti uno a zero, Mirante non riesce a deviare un tiro non irresistibile di Ljiaic, che malinconicamente finisce in rete. Dopo una buona prova a Benevento, Mirante incappa in altre indecisioni nelle partite successive. Con il Napoli sul primo gol di Callejon c'è una corresponsabilità tra l'estremo difensore, che non esce, e Masina, con la Lazio il secondo gol di Lulic avviene su una uscita errata e senza senso (decisiva visto l'1-2 finale) mentre con il Verona le due reti scaligeri sono ancora frutto di indecisioni: uscita fuori tempo su Cerci e respinta maldestra sul gol di Caceres. Anche nelle ultime due Mirante non è stato irreprensibile. Il primo gol subito a San Siro mostra la poca reattività del portiere nonostante ci sia stata una deviazione, a cui si aggiungono due uscite errate e una sequenza importante di rinvii sbagliati. Infine, la partita di ieri. Poca forza nelle mani sulla punizione di Pjanic e poca forza nelle gambe sul diagonale non irresistibile di Mandzukic.
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