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BOLOGNA, ITALY - JULY 26: Andreas Skov Olsen of Bologna FC in action during the Serie A match between Bologna FC and US Lecce at Stadio Renato Dall'Ara on July 26, 2020 in Bologna, Italy. (Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)
Il dualismo tra Orsolini e Skov Olsen dura ormai da alcune partite e la sensazione è che Sinisa Mihajlovic lo sfrutterà fino a fine campionato. Si tratta di un'arma in più per il tecnico serbo, e probabilmente quello che la società ha sempre voluto: due giocatori di spessore in grado di contendersi una maglia da titolare ad ogni partita.
Due esterni agli antipodi per caratteristiche e atteggiamenti tattici: l'ascolano più spregiudicato e pericoloso in fase offensiva, il danese più applicato e attento in quella difensiva. Ma entrambi con un punto in comune: l'utilizzo del mancino per andare al tiro ed esterni a piede invertito sulla fascia destra. "Se li unissi avrei un grande giocatore - aveva dichiarato Mihajlovic - ma noi lavoriamo ogni giorno per averne due". I due infatti si completano per peculiarità, e il loro utilizzo va di pari passo con ciò che serve in quel momento della partita al tecnico. Nelle ultime uscite si è sempre visto Skov Olsen (e probabilmente sarà così anche a Crotone), che è riuscito ad esprimersi su ottimi livelli, ma non è detto che le cose possano cambiare repentinamente, a maggior ragione se Orsolini dovesse ritrovare il sorriso con una giocata delle sue, anche in vista dell'Europeo.
Fonte-Gazzetta
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