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'Non è mai stato... subito: per nessuno. Per Sidney van Hooijdonk, figlio d’arte, attaccante olandese preso dal Bologna due anni fa, lo è stato ancor meno' scrive Matteo Dalla Vite su Gazzetta dello Sport.
Il rapporto tecnico tra Thiago Motta e l'attaccante non è nato sotto buoni auspici, esclusione da Valles e Utrecht, ma dopo la cessione di Arnautovic il tecnico ha deciso di puntare con decisione su Zirkzee e di issare Sydney a suo vice. Secondo Gazzetta la scelta risiede nell'idea di fare affidamento sulle forze interne per non prelevare una punta esperta dal mercato che potesse fare ombra a Joshua. Così Van Hooijdonk, che veniva da 22 gol in 45 gare con l'Heerenveen, è rimasto contro ogni previsione in una estate in cui ogni tre per due veniva dato in uscita. Per ora poco spazio, ma Motta, grazie alla volontà di Sydney, sta entrando nell'ordine di idee di plasmarlo e valorizzarlo. Per ora otto spezzoni di partita per Van Hooijdonk e un solo gol in amichevole, ma i segnali che manda in allenamento sono positivi e Thiago ci sta guardando. Sydney e Joshua sono diversi, il primo è un attaccante d'area di rigore, il nove puro, il secondo è anche regista offensivo. Van Hooijdonk potrà dunque servire nel momento in cui bisognerà fare affidamento su un uomo d'area e la nuova scommessa di Thiago è plasmarlo e formarlo, per renderlo più preciso anche nelle altre fasi del gioco: 'le quotazioni di Sidney crescono: toccherà a lui trasformarle in azioni da dividendi'.
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