Ancora un faccia a faccia con il Milan, è tempo di finale. Sarà importante fare i conti con il passato.


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Gazzetta: “Il tempo di Ferguson e dei difensori”

BOLOGNA, ITALY - DECEMBER 23: Lewis Ferguson of Bologna FC celebrates with Jhon Lucumi of Bologna FC after scoring their team's first goal during the Serie A TIM match between Bologna FC and Atalanta BC at Stadio Renato Dall'Ara on December 23, 2023 in Bologna, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Il computo stagionale dice 1-1 - mercoledì la bella, all'Olimpico, vale la Coppa Italia. Per Italiano è la quarta finale in poco più di 18 mesi, con la Fiorentina non ha mai avuto fortuna; ne ebbe prima, tra la D, la C e la B. Il passato aiuta a far tesoro dei propri errori, il Bologna deve evitare black-out. A San Siro la resilienza del Milan ha guidato i rossoneri alla rimonta, il 27 febbraio la ribaltarono Castro e Ndoye; Italiano rivuole quel Bologna lì: resistente, propositivo, aggressivo e resiliente. Per questo fanno ben sperare i rientri di Odgaard e Ferguson, lo scozzese - insieme a Freuler - ha le lancette giuste per i tempi di gioco, e sa come colpire. Venerdì i cambi rossoblù hanno portato ad abbassare il ritmo, e il Milan ha cappottato il Bologna. I subentrati non hanno aiutato, solitamente è il contrario - un apporto mancato. La questione-gol è un altro problema che stanno riscontrando i felsinei: 4 reti nelle ultime 5 partite, troppo poco. Mancano all'appello Castro e Dallinga (ancora favorito a Roma). Italiano si aspetta di più non solo da loro, ma anche da un reparto che è in debito di marcature, la difesa. Solo due gol dai difensori con De Silvestri e Holm, il tecnico attende la zampata a sorpresa, chissà che non possa arrivare da dietro.
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