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Fondi e diritti tv, la Serie A si spacca: Bologna e altre contro le big

La vicenda fondi provoca una spaccatura in Lega, coinvolti anche i diritti tv

Redazione TuttoBolognaWeb

L'ultima assemblea di Lega ha visto una spaccatura tra i venti club di A sulla questione diritti tv e fondi, e il Bologna starebbe nello schieramento avverso alle big.

Cosa è successo?

L'operazione per l'ingresso della cordata CVC-Advent-Fsi sembrava praticamente fatto, ma nelle ultime settimane è cambiato qualcosa. Cosa? Che le previsioni sull'asta per i diritti tv sono state disattese dalle offerte realmente pervenute. Si ipotizzava un'asta da 700milioni all'anno e per questo il miliardo e sette dei fondi risultava molto interessante per la maggioranza dei club. Peccato, o per fortuna, non si sa, che le offerte per i diritti tv siano arrivate a circa 200 milioni di euro in più rispetto alle previsioni, portando le big del calcio italiano a chiudere la porta all'ingresso dei fondi (con anche discreto potere in Lega).

Da qui la spaccatura di giovedì, da un lato Juve, Inter, Milan, Napoli, Atalanta, Fiorentina, Lazio, Cagliari, Udinese e Verona avrebbero voluto chiudere la votazione sui diritti tv, ma dall'altro Roma, Torino, Bologna, Sassuolo, Parma, Genoa, Sampdoria, Benevento, Crotone e Spezia hanno deciso di bloccare e rimandare. Per Calcio e Finanza sarebbe stata una sorta di ripicca verso la chiusura delle big ai fondi. Le medio piccole vorrebbero provare a chiudere entrambe le partite per avere una duplice entrata, ma considerando il peso specifico del primo schieramento è probabile che lo stallo sui diritti tv non durerà a lungo, anche perché a larga maggioranza l'offerta di Dazn sarebbe stata accettata. Ecco allora che il Bologna, che spera nell'ingresso dei fondi, secondo Calcio e Finanza rischia di essere battuto assieme agli altri 9 club. L'ingresso dei fondi si fa sempre più lontano.