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E’ trionfo all’Olimpico! Ndoye porta la Coppa Italia a Bologna

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Italiano lancia un po’ a sorpresa Castro dal primo minuto, in trequarti non c’è Odgaard ma Fabbian, mentre Holm è il terzino destro. Nel Milan tridente Leao, Jovic, Pulisic. I rossoneri partono meglio e creano subito un paio di occasioni. Leao con la solita fuga a sinistra, poi cross teso per Jimenez che non trova la porta. Poco dopo è il Bologna stesso a rischiare l’autogol, costringendo Skorupski a due miracoli. Prima Beukema colpisce involontariamente verso la propria porta, poi sulla ribattuta di Jovic c’è la reattività del portiere polacco. Col passare dei minuti, esce il Bologna. Il possesso è rossoblù e il Milan prova ad agire tra gli spazi. Ferguson tenta due tiri dalla distanza, ma solo sballati, mentre la vera occasione la innesca Miranda con una punizione dalla trequarti che Castro sfiora e Maignan sventa. In caso di gol sarebbe stato necessario un check per offside dell’argentino. Nella fase centrale si fa preferire il Bologna, che crea un’altra chance con Freuler, ma il sinistro a centro area è ribattuto da Gabbia. Finale, invece, con proteste. In termini di occasioni c’è un diagonale a lato di Leao, anche qui con offside da controllare, ma la polemica vera si innesca per un intervento da tergo di Ferguson sul dieci milanista. Intervento duro, da giallo per Mariani. I rossoneri vorrebbero l’espulsione, i rossoblù lamentano un calcio di Leao sul volto di Ferguson, sanguinante, ma l’arbitro la sbriga senza cartellini e il Var conferma. Poco prima, un colpo di testa di Holm, da azione da corner, era finito centrale tra le braccia di Maignan. Nella ripresa, il Bologna segna, ma stavolta non si fa riprendere. Ndoye è lesto a sfruttare una palla vagante con Orsolini in percussione, per poco in posizione regolare, un paio di finte e destro secco: 0-1 e boato dei trentamila. E' lunga, lunghissima, Conceicao prova a ribaltarla come venerdì e mette dentro tutti gli attaccanti che ha, partendo proprio da Gimenez, l'assoluto spauracchio. Ma occasioni non ce ne sono e Italiano, lungimirante, passa al 3-5-2 mettendo Casale e Pobega per Fabbian e Orsolini. Il muro rossoblù, neanche troppo sollecitato, zero parate di Skorupski, regge, anche se sugli spalti si soffre perché il tempo non passa mai. Il Milan getta nella mischia anche Abraham e Chukwueze, ma non c'è niente da fare, perché la Coppa Italia nessuno la può portare via dalle mani del Bologna, che riesce anche a far trascorrere, senza rischi, sei minuti di recupero. Al triplice fischio di Mariani è tripudio generale. Ognuno festeggia come vuole. Il Bologna festeggia. E' trionfo.

Tutto per tutto con Abraham e Chukwueze

Sinistro Odgaard centrale