news

Corsi e ricorsi storici del nostro vecchio cuore rossoblu

di Gionni Forlenza

Redazione TuttoBolognaWeb

Il nostro vecchio cuore rossoblu pulsa ininterrottamente tra una partita e l’altra, tra un gol preso ed uno subito, tra un fischio dell’arbitro e il suo triplice fischio, tra un coro rossoblu ed un coro avversario, da 110 anni.

Il Bologna FC infatti nasce proprio il 3 ottobre 1909 presso la birreria Ronzani in via Spaderie a Bologna. Emilio Arnstein, austriaco, è il fondatore della società, nonché calciatore e successivamente terzo presidente del Bologna. Per i 110 anni, da oggi partono iniziative sparse per la città come mostre e musei e culmineranno il 9 ottobre con l’evento serale da brividi allo stadio Renato Dall’Ara. Sfileranno dalle ore 19 parecchi ex giocatori che hanno indossato la maglia del Bologna e, a seguire, le vecchie glorie del Bologna sfideranno le vecchie glorie del Real Madrid. Sarà una serata indimenticabile, da cerchietto rossoblu, una di quelle serate che resteranno scolpite nella mente.

Personalmente, seguo il Bologna dal 1974 quando ancora il tifo non era organizzato. Si sceglieva il settore e poco importava se ti trovavi in mezzo a tifosi milanisti o laziali. Proprio nel 1974 infatti nasceva il primo gruppo organizzato, Forever Ultras. Bologna-Cagliari del 10 marzo 1974 fu la mia prima partita allo stadio Comunale con i miei genitori. 3-1 per il Bologna con gol di Novellini, Rimbano e Savoldi su rigore a fissare il punteggio. Per gli ospiti, il solito Gigi Riva, detto rombo di tuono. A fine gara all’epoca, si era soliti accendere dei mini falò riunendo giornali, riviste e cartacce e con i vicini a scaldarsi, si parlava del match. All’epoca non c’erano i seggiolini. Ognuno diceva la sua. Ricordo un tifoso del Cagliari che mi disse: “Savoldi è forte e ci fa sempre gol ma invece quel biondino in difesa chi è”? Mica roba da niente. Risposi: “è Tazio Roversi”! Gran bel giocatore, un difensore difficile da superare. Bulgarelli l'ho visto solo a fine carriera ma con la fortuna di averlo potuto veder giocare. Elegante, tatticamente perfetto, mai un passaggio sbagliato e sempre pronto a dispensare consigli e a far crescere un certo Eraldo Pecci.

Mai il mio Bologna da quando lo seguo è arrivato tra le prime 6 in classifica. Solo qualche settimo posto con Radice, Ulivieri e Guidolin. Sono passati da Bologna molti campioni o comunque giocatori molto forti come Roberto Baggio, Beppe Signori, Di Vaio, Detari, Kolyvanov, Cruz, Savoldi, Andersson e cresciuti in casa giocatori come Giacomo Bulgarelli, Roberto Mancini, Ciccio Marocchi, Gianluca Pagliuca.

Ricordo la prima retrocessione del Bologna in serie B come un’autentica tragedia. Era il 1982, poco male per l’Italia diventò Campione del Mondo ai mondiali di Spagna. In estate la dirigenza del Bologna prima di cedere alla Sampdoria il gioiellino Roberto Mancini, già 8 gol col Bologna a 17 anni, disse che a Natale il Bologna sarebbe già stato in serie A. Invece anche in B il Bologna partì male con dei pareggi in trasferta (Varese e Foggia) e sconfitte in casa (Atalanta e Palermo). Alla quinta giornata, prendemmo poi 5 sberle a San Siro contro il Milan. Ricordo a tutto il calcio minuto per minuto il radiocronista che si inserì (credo Foglianese) e disse: a Milano ora grandina. Quarto gol del Milan con Battistini. Doppietta di Jordan, terzo gol di Cuoghi. Il quinto gol ad opera di Serena. A quel punto la società, per accendere una tifoseria sempre più spenta, decide di far entrare allo stadio tifosi, e non, al prezzo simbolico di 500 lire. Così io con il mio primo abbonamento a 35.000 lire in curva (ridotto), andai alla fine della fiera a rimetterci in quanto la promozione durò quasi fino a fine campionato. I miei amici Alberto, Antonio e Marco entrarono spesso pagando 500 lire, più per farmi compagnia che non come tifosi. Alla fine di quel campionato il Bologna retrocedette in serie C. Così in appena un anno solare si ritrovò dalla A alla C.

Siamo arrivati ai tempi nostri tra un sali e scendi ma onorati e fieri di essere tifosi del Bologna. 73 campionati in serie A a girone unico, 7 scudetti, 2 Coppe Italia, 3 Mitropa, 1 Coppa Alta Italia, 1 Coppa Intertoto, 1 Coppa dell’ Esposizione di Parigi e 1 Coppa di Lega Italo Inglese. Nel 1932 il Bologna vinse la Coppa dell’Europa Centrale e fu la prima squadra italiana ad aggiudicarsi una Coppa Internazionale. Il Bologna ha anche il singolare record di aver vinto 2 scudetti agli spareggi; nel 1929 e nel 1964 contro Torino ed Inter. I miei 10 giocatori del cuore? Fabio Poli, Carlo Nervo, Igor Kolyvanov, Kennet Andersson, Andrea Tarozzi, Michele Paramatti, Marco Di Vaio, Tazio Roversi, Eraldo Pecci, Renato Villa. I miei 3 portieri: Pagliuca, Antonioli e Zinetti. I miei allenatori: Ulivieri, Mihajlovic, Maifredi, Guidolin, Mazzone e Radice. Presidenti: Gazzoni Frascara, Joey Saputo e Luigi Corioni. Novembre sarà un mese importante perché proprio in occasione dei 110 anni del Bologna FC1909, la nostra squadra del cuore entrerà ufficialmente nella Hall of Fame. Il cuore rossoblu batte sempre più forte in ognuno di noi e non può essere altrimenti.