"Innanzitutto hanno grande cultura del lavoro e, tra le qualità tecniche, spiccano la velocità e la resistenza. Soprattutto però i Giapponesi non conoscono l'individualismo, amano giocare e vincere di squadra diventando anche immediatamente pilastri dello spogliatoio. Onestamente non mi sono mai divertito tanto come quando ho allenato la nazionale giapponese: è stata l'esperienza più bella della mia carriera."
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