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'Come a Salerno, meglio che a Salerno, perché dentro quella vittoria Alexis Saelemaekers aveva messo (ugualmente) tanta quantità e qualità, rimediando botte da tutti, ma a Bergamo è stato addirittura decisivo per quanto riguarda il risultato' scrive Claudio Beneforti su Stadio.
Quella del Gewiss Stadium è stata la partita del belga, subentrato nel secondo tempo e autore di una prestazione superlativa. Di fatto l'ha decisa quasi da solo, prima guadagnandosi il rigore del pari, poi spaccando la difesa atalantina avviando l'azione del gol di Ferguson. Il ricordo del vecchio Saelemaekers è lontano. Era arrivato con l'idea di spaccare tutto, incidere dopo che aveva contribuito a vincere uno Scudetto con il Milan e raggiungendo anche una semifinale di Champions, ma forse quella voglia di strafare ha fatto più danni che altro e ora Alexis è un giocatore ritrovato. E' cresciuto in tutte e due le fasi del gioco e ora deve solo trovare la continuità necessaria per fornire ottime prestazioni sempre, togliendosi quel vizietto di evidenziare troppo i falli altrui, tanto che Motta lo ha rialzato a Bergamo intimandogli di continuare a giocare. «Sì, è vero, anche nel corso della settimana, mentre ci alleniamo, Thiago Motta si arrabbia quando mi butto a terra», ha ammesso Saelemaekers.
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