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ROME, ITALY - FEBRUARY 18: Oussama El Azzouzi of Bologna FC celebrates scoring his team's first goal during the Serie A TIM match between SS Lazio and Bologna FC at Stadio Olimpico on February 18, 2024 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)
La matematica non è un opinione e, per Motta, nemmeno il calcio lo è: come ci dice il Corriere dello Sport, cambiando i giocatori il risultato non cambia. Thiago, difatti, non ha mai schierato la stessa formazione per due gare consecutive. D'altro canto, si potrebbe pensare che egli non sia fan del motto "squadra che vince non si cambia", in realtà è l'esatto contrario. I rossoblù non giocano in 11 né si preparano alla gara in 11, ma sempre in tutti e 27 i componenti dell'intera rosa (contando anche l'infortunato Soumaoro).
Motta ha imparato a conoscere e comprendere i suoi ragazzi e ad ogni partita studia l'avversario. Ciascuna decisione è frutto di un lungo ragionamento, di tante variabili e di duro lavoro da parte di tutti. Nessuno si sente escluso, anzi, ogni elemento è pronto a fare la sua parte per la squadra quando viene richiamato, ma anche a sostenere i compagni quando si trova in panchina o in tribuna.
Se poco prima del fischio d'inizio si ascolta parlare i tifosi riguardo la titolarità di un qualche giocatore, si sentirà sempre "Dovrebbe esserlo, ma chi lo sa?". La risposta è: solo Motta. Ecco infatti che, quando esce l'11 titolare, c'è sempre una qualche sorpresa, almeno una componente inaspettata (in otto occasioni ne ha cambiata solo una). Ma ormai, si sa, questo Bologna è una sorpresa continua.
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