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BOLOGNA, ITALY - MAY 20: Riccardo Calafiori of Bologna FC celebrates scoring his team's third goal with teammates during the Serie A TIM match between Bologna FC and Juventus at Stadio Renato Dall'Ara on May 20, 2024 in Bologna, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
L'ultimo obiettivo prefissato, il raggiungimento del terzo posto, non è stato conseguito. Nonostante l'amarezza per essersi fatti sfuggire, per un solo ultimo passo, un traguardo così grande, l'orgoglio e la gioia non hanno dato alcun cenno di cedimento. Senza dubbio, un'ultima vittoria sul Genoa avrebbe messo la ciliegina sulla torta a quest'annata straordinaria, ma l'euforia resta comunque alle stelle. Il pareggio contro la Juve, dopo l'inimmaginabile rimonta in 8 minuti dei bianconeri, e la sconfitta per 2 a 0 al Ferraris hanno tentato in tutti i modi di minare la felicità dei tifosi rossoblù. Il tutto accompagnato dal doloroso addio di Motta.
Nulla potrebbe mai spegnere i festeggiamenti della città felsinea. Difatti, erano ben 53 anni che, sotto le Due Torri, non si celebrava il quinto posto in campionato. Per l'ultima volta bisognava risalire al 1970-71, quando i rossoblù ebbero sopra di loro solo Inter, Milan, Napoli e Juventus (quest'ultima a distanza di un solo punto). Un cammino che ha dell'incredibile e di cui ogni componente della squadra deve andarne fiero.
Se negli anni '70 la panchina era presidiata da Edmondo Fabbri, ora ci ha pensato Thiago Motta a mettere la sua firma indelebile nella storia del club. Seguita da un distacco che ha fatto male, ma che darà la possibilità di aprire un altro ciclo con un nuovo allenatore. Una cosa è certa, chiunque arriverà avrà un compito e una responsabilità importanti: dimostrare all'Europa le potenzialità di questi ragazzi e tenere presente che questo può essere solo l'inizio di un viaggio tra le grandi.
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