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Vincere è difficile, ripetersi di più, migliorarsi è un'impresa. Il Bologna di Italiano l'ha fatto, i tifosi anche. Un sequel della festa Champions, ma più in grande.
Sarà che quest'anno sul pullman non c'era solo una bandiera, ma soprattutto una coppa. Questa è passata di mano in mano a tutti i giocatori, staff tecnico, allenatore e dirigenti; baciata, coccolata e venerata - è stato il faro nella nebbia di un mare di gente. Sin dalle 16 il popolo rossoblù ha saputo come omaggiare il club di Joey Saputo - primo artefice di questo grande Bologna. Le parole del presidente di 10 anni fa sembravano frutto di una dimensione onirica - il sogno è diventato realtà. La gente di Bologna nel lungo pomeriggio di ieri non ha festeggiato solo l'Europa, ma anche un trofeo che mancava da ben 51 anni, la Coppa Italia. Campioni.
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