Gruppo di famiglia Bologna, come citato da Claudio Beneforti a il Corriere dello Sport.
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Cor Sport – Bologna e la magia del gruppo
Che ci fosse unità di intenti si era capito già da molto tempo. A Bologna, il gruppo è rimasto sempre coeso, nonostante il cambio di allenatore in estate. Italiano, grazie al suo spirito, è riuscito a conquistare il cuore dei suoi ragazzi e le immagini viste nella trasferta all'Olimpico sono la prova. Non c'è nessuna recitazione, nessun inganno. I sentimenti e le emozioni tirate fuori a Roma sono spontanee, genuine e fanno parte di un gruppo che finalmente - dopo un periodo difficile - sta trovando continuità nei risultati. L'esempio lampante avviene durante la rete di Karlsson, il quale ha trovato il suo primo centro con la maglia rossoblù dopo 445 giorni. L'attaccante svedese è stato portato sotto il settore ospite dai compagni ed è stato alzato in cielo da Holm per consentirgli di prendersi gli abbracci dal popolo bolognese. Anche per Dallinga c'è stato lo stesso trattamento, ma purtroppo il suo appuntamento con il gol è stato ancora una volta rimandato. I compagni di squadra hanno comunque dimostrato vicinanza all'olandese nel post partita. "E' solo questione di tempo, presto Thijs farà vedere a tutti quanto è forte", le parole di Castro che lo costringe a vivere in panchina. E poi c'è l'abbraccio sincero di Orsolini e Italiano. Nonostante il tecnico non si sia mai risparmiato su di lui, l'esterno ascolano si è rimboccato le maniche ed è uscito dal momento no con grande forza e determinazione. Bologna funziona perché è unita. Bologna funziona perché il gruppo funziona.
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