Immobile sulla scia di Vieri, Toni, Lucarelli e... Di Vaio, scrive il Corriere di Bologna.

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Cor Bo – Se l’estero porta bene, le punte che tornano segnano valanghe di gol
Per gli attaccanti rientrati in Italia dopo un'esperienza all'estero spesso è stato un ritorno pieno di gol. Immobile lo ha già fatto dieci anni fa. Nel 2014 si trasferì prima al Borussia Dortmund poi al Siviglia. Entrambe le avventure non furono buone come sperato. Ecco allora dopo soli 12 mesi tornare in Italia, prima al Torino poi alla Lazio dove esplose nuovamente segnando 23 gol la prima stagione e 29 la seconda vincendo il capocannoniere. Come lui, anche Lucarelli, Luca Toni e Vieri, così in ordine, ebbero successo nei rientri in Italia. Toni trovò grandi fortune nel Verona: in 3 stagioni 48 gol e un titolo di capocannoniere vinto a 38 anni. A Casteldebole come dimenticare poi l'idolo Marco Di Vaio. Dopo le esperienze a Valencia e Monaco è tornato in patria, prima al Genoa dove non ha brillato. Al Bologna è letteralmente rinato: 24 gol e secondo posto nei marcatori dietro a Ibra nella stagione 2008-09. I precedenti possono sorridere a Immobile, storia diversa per Bernardeschi. Per l'esterno è quasi un percorso mai esplorato prima. Di solito accade l'inverso. Insomma una storia tutta da scrivere.
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