"Non pensavo che una cosa del genere sarebbe mai potuta succedere. Il calcio regala emozioni, è una valvola di sfogo, inoltre dà lavoro a tantissime persone. Ho visto le ultime partite a porte chiuse: una tristezza infinita. Sono convinto che il calcio sia prima di tutto uno spettacolo, ma questa era la strada obbligata da seguire: l'emergenza Coronavirus è senza precedenti. Rimanere concentrati è molto difficile, serve essere professionisti fino in fondo: il calcio è lo sport di squadra per eccellenza, serve il collettivo. Vicenza? Siamo primi in C, puntiamo dritti alla Serie B: mi auguro che il campionato possa riprendere, ma comunque vada ritengo che promozioni e retrocessioni debbano esserci".
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