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Colucci: “Bologna, domenica senza ansia. Destro? Deve fare il salto mentale”

Il doppio ex della sfida di domenica pomeriggio ha rilasciato un'intervista al Resto del Carlino

Redazione TuttoBolognaWeb

Leonardo Colucci, ex calciatore di Bologna e Verona (dal 1996 al 2002), attualmente allenatore del Pordenone, squadra che milita nel girone B di Lega Pro, ha rilasciato un'intervista al Resto del Carlino:

"Domenica il Bologna dovrà giocare senza troppe ansie. L'ansia ti paralizza le gambe e il cervello, mentre i rossoblù devono ritrovare il piacere di giocare a calcio. Non credo sia difficile dato che due giornate fa hanno fermato sul pari la Roma, unica semifinalista italiana in Champions League. Dopo la partita di Crotone - prosegue - essendo stato calciatore e allenatore so che i primi a starci male sono proprio il mister e i giocatori stessi. La decisione del ritiro è utile perché a volte è giusto guardarsi in faccia e parlarsi, specialmente dopo una partita storta: può solo che fare bene al gruppo."

Sull'attacco rossoblù: "Verdi è un predestinato, Destro deve ancora fare quel salto mentale che gli manca, mentre per quel che riguarda Palacio, da allenatore, dico che è impossibile non innamorarsi di uno così: a 36 anni ha un atteggiamento incredibile, corre, rincorre, si sacrifica e trascina i compagni. Uno come lui ogni allenatore lo farebbe giocare anche se è al 50% della condizione fisica. Con Mattia ho parlato tante volte, si fermava spesso a seguire i miei allenamenti del settore giovanile. Lui sa di avere qualità importanti, basta guardare come accarezza il pallone, ma è nella testa che deve fare il salto di qualità. Mi piace molto Pulgar, anche quando sbaglia non si nasconde mai: avercene di calciatori così. Della primavera dico Brignani, secondo me ha tutto per stare in prima squadra."

Su Donadoni: "Il Bologna sta facendo un campionato dignitoso, magari poteva avere 2 o 3 punti in più ma non penso che i giudizi nei suoi confronti sarebbero diversi." 

Sul Verona"Quella di Pecchia è una panchina prestigiosa, a Verona si vive il calcio con la stessa passione con cui si vive a Bologna, solo che quando le cose vanno male lì ci si arrabbia molto di più. L'Hellas giocherà fino all'ultimo per guadagnarsi la salvezza."