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Roberto Donadoni arriva alla sfida di venerdì sera con un ottimo ruolino di marcia, iniziato dal 3-0 sull'Atalanta al suo esordio sulla panchina del Bologna e proseguito con altre 7 vittorie e 3 pareggi, in tutto 27 punti.
Ma per l'allenatore di Cisano Bergamasco c'è stata anche una piccola parentesi al Cagliari nella stagione 2010-2011, quando subentrò a Pierpaolo Bisoli dopo la sconfitta casalinga contro il Genoa, ottenendo subito grandi risultati come la vittoria per 2-1 a Brescia ed in casa sul Lecce per 3-2, sul Catania con un netto 3-0 e sul Chievo con un pokeristico 4-1. Alessandro Matri, che verrà poi ceduto alla Juventus la stagione successiva dove vincerà lo Scudetto, sarà il cannoniere della squadra con 11 reti e in campionato il Cagliari si salverà senza particolari patemi, arrivando quattordicesimo.
Ciononostante, come un fulmine a ciel sereno, arriva l'esonero per l'allenatore ex Milan il 12 agosto 2011, che lascia tutta un'intera piazza a bocca aperta: pare che dietro alla drastica decisione del presidente ci siano divergenze di mercato, con Donadoni che voleva il brillante attaccante honduregno David Suazo. L'attaccante, che in quel periodo si allenava a Cagliari, non venne contrattualizzato. Il risultato? Via entrambi.
Eppure, come al risveglio da un momento di incoscienza, Cellino ammette il suo errore, dichiando: "Ho sbagliato, per niente al mondo avrei dovuto mandare via Donadoni - ha affermato al Corriere di Bologna - che oltre a essere un grande allenatore è anche una persona squisita e corretta. Avrei dovuto tenerlo, ecco la verità, se potessi tornare indietro non lo rifarei mai".
Tuttavia la storia non si fa con i "se" ed i "ma", quindi la presidenza del Cagliari giungerà al capolinea nel 2014, quando passerà alla terra d'albione acquistando, non senza problemi, il club inglese Leeds United; all'inizio aveva tentato, con 68 milioni di euro, l'acquisto del club londinese West Ham.
La fama di mangia-allenatori su è diffusa presto in Italia, con ben 27 avvicendamenti sulla panchina cagliaritana e 36 cambi, alla quale si accompagnano i suoi famosi riti scaramantici: basti dire che, se alla guida della squadra sarda faceva spargere sale sul campo e conservare amuleti, in Inghilterra ha fatto licenziare il portiere del Leeds Paddy Kenny, in quanto nato il 17.
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