"L'ha chiesto Sinisa. Aveva un fortissimo desiderio di essere in panchina vicino alla squadra. La richiesta è stata accolta, il rischio potenziale era estremamente ridotto. Ci sono benefici psicologici derivanti da questa decisione, quindi ho dato il via libera. E' stata una scelta condivisa sin dall'inizio. Nel momento in cui l'ho incontrato la prima volta, gli ho detto che indipendentemente da tutto saremmo stati agevolati perché c'era un paziente che ha già la cultura della disciplina. Lui ha sempre detto che si sarebbe rimesso alla volontà dei sanitari. Verona può ritenersi non episodio isolato, ma si deve andare avanti con il programma di cura, ci saranno ancora delle assenze."
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