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Cassano sul Verona: “Non ero stimolato all’idea di giocare per non retrocedere”

Il fantasista ha spiegato così il suo addio al Verona: "Non me la sentivo di fare un campionato di sofferenza"

Redazione TuttoBolognaWeb

Intervistato ieri durante la trasmissione Tiki Taka, Antonio Cassano è tornato a parlare della vicenda di questa estate,  quando decise di rescindere il proprio contratto con il Verona.

La punta ha spiegato le sue ragioni: "Il problema è che quando Cassano sceglie di fare qualcosa diventa matto oppure è depresso. Con il Verona non è scattata la scintilla, se frequenti una donna e non ti attizza... la lasci.

Ho deciso di andarmene, ho rinunciato a un bel po' di soldini e non tutti lo fanno. Perché devo rimanere in una situazione che non mi va a genio? Mi hanno detto di dire che smettevo, ma la realtà dei fatti è che mi sono lasciato con loro in ottimi rapporti, ma non volevo restare lì, punto. Non ero disposto, a 35 anni, a fare un campionato di sofferenza. Dieci anni fa mi sono preso delle responsabilità andando alla Sampdoria, dal Real Madrid, ora non me la sono sentita. Qui sapevo che era un campionato di sofferenza, ma non sapevo se potevo dare il 100% per lottare per la retrocessione".