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Serie A, serve chiarezza sugli stranieri: i rossoblu vogliono le loro famiglie

Gli stranieri del Bologna vogliono stare in patria, ma servono date certe

Redazione TuttoBolognaWeb

In un momento così complicato e soprattutto nuovo, la Lega Serie A deve cercare di fare chiarezza. E' impossibile ancora fissare delle date certe di ripresa del campionato (se ripresa sarà) e di termine, ma i club chiedono un aiuto da questo punto di vista per la questione giocatori stranieri. Diversi tesserati di Juventus e Inter hanno già avuto il via libera da parte delle società per rientrare in patria e stare vicino alle proprie famiglie in quest'emergenza sanitaria, consapevoli di doversi poi sottoporre al rientro ad un isolamento di 14 giorni. Lo stesso potrebbe fare il Bologna, che però - fatta eccezione per lo staff tecnico - preferisce tenere i propri ragazzi qui, tra videoconferenze e allenamenti quotidiani.

Il club rossoblu chiede quindi qualche certezza in più alla Lega. I giocatori hanno bisogno di conoscere una data certa, almeno per la ripresa degli allenamenti. Ciò su cui le società premono, è che il giorno d'inizio sia uguale per tutti nell'intera nazione, così da non favorire nessuna nella preparazione fisica: le squadre avranno bisogno di qualche settimana prima di tornare in campo in condizioni accettabili. Lega e Uefa hanno già accettato di sforare oltre il 30 giugno, arrivando se necessario anche ad inizio agosto, pur di concludere i campionato nazionali: ciò significa che gli allenamenti potrebbero riprendere non prima di inizio maggio. Se così fosse, il Bologna potrebbe lasciare che i suoi giocatori tornino in patria fino a nuovo ordine. Ma servono certezze.

Fonte: "Carlino"

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