Le similitudini
—Similitudini tra il Bologna 1968 e questo, ovvero un connubio tra giovani e veterani. Savoldi tratteggia così i paragoni:
"E' un Bologna simile al mio. Arrivai nel ‘68 e quello era un Bologna in ricostruzione dopo lo scudetto. C’era qualche ‘vecchio’, se mi passate il termine, di grandissimo spessore: mi riferisco a Bulgarelli, Perani e Janich, gente che ti insegnava come stare in campo e al mondo. Anche questo Bologna è un po’ così. Certo questo è un risultato clamoroso, superiore a quello che ottenemmo noi".
Alzare un trofeo
—Savoldi a Bologna ha alzato tre trofei, la Coppa Italia, due volte, e la Coppa Italo Inglese. Chissà che Bologna non possa riprovarci dopo oltre cinquant'anni...
"Questo Bologna è esploso in un anno e mezzo, noi ci abbiamo messo qualche anno. Gli auguro di assestarsi in Europa e di alzare un trofeo, come sono riuscito a fare io in rossoblù e di godersi l’affetto della città senza sedersi e di nutrirsi della sua ambizione di essere grande. Zirkzee? Il calcio è cambiato, ora ha meno ruoli predefiniti. Ma Zirkzee è atipico persino per questo calcio moderno. Davvero un pezzo unico".
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