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Carlino – Savoldi: “Questo Bologna può vincere un trofeo”

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Le parole di Giuseppe Savoldi
Redazione TuttoBolognaWeb

Miglior calcio d'Italia

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Bologna di nuovo in Europa, un traguardo storico. Il Resto del Carlino ne ha parlato assieme a Giuseppe Savoldi, che sbarcò in rossoblù dall'Atalanta nel 1968 in cambio di 175 milioni di lire, poi se ne andò nel 1975 a due miliardi di lire. Nel mezzo due Coppe Italia e una Coppa Italo Inglese. E chissà che anche il Bologna attuale non possa sollevare un trofeo.

"Sono felice ma non stupito da questo campionato, perché il Bologna arriva in Europa con Sartori e Freuler, due ex Atalanta come me che avevano già contribuito al salto di qualità dei nerazzurri e che a Bologna si sono ripetuti. Non può essere solo merito loro, ma non può neppure essere un caso. E comunque ci arriva meritatamente, perchè il Bologna per me ha giocato il miglior calcio d’Italia".


Le similitudini

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Similitudini tra il Bologna 1968 e questo, ovvero un connubio tra giovani e veterani. Savoldi tratteggia così i paragoni:

"E' un Bologna simile al mio. Arrivai nel ‘68 e quello era un Bologna in ricostruzione dopo lo scudetto. C’era qualche ‘vecchio’, se mi passate il termine, di grandissimo spessore: mi riferisco a Bulgarelli, Perani e Janich, gente che ti insegnava come stare in campo e al mondo. Anche questo Bologna è un po’ così. Certo questo è un risultato clamoroso, superiore a quello che ottenemmo noi".

Alzare un trofeo

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Savoldi a Bologna ha alzato tre trofei, la Coppa Italia, due volte, e la Coppa Italo Inglese. Chissà che Bologna non possa riprovarci dopo oltre cinquant'anni...

"Questo Bologna è esploso in un anno e mezzo, noi ci abbiamo messo qualche anno. Gli auguro di assestarsi in Europa e di alzare un trofeo, come sono riuscito a fare io in rossoblù e di godersi l’affetto della città senza sedersi e di nutrirsi della sua ambizione di essere grande. Zirkzee? Il calcio è cambiato, ora ha meno ruoli predefiniti. Ma Zirkzee è atipico persino per questo calcio moderno. Davvero un pezzo unico".

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