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Carlino – Motta, oltre seicento giorni in rossoblù: i motivi della rottura

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il punto sui meravigliosi seicento giorni di Thiago al Bologna, che, seppur iniziati in modo traballante e costellati di scontri con la dirigenza in fase di mercato, hanno portato ad un percorso inimmaginabile
Redazione TuttoBolognaWeb

Siamo al 12 settembre 2022 quando a Bologna viene ufficializzato l'arrivo di Thiago Motta. Chi mai quel giorno avrebbe potuto pensare a questo percorso? Ma soprattutto, chi mai avrebbe immaginato un corteo di 50.000 persone e un'intera Piazza Maggiore urlare all'unisono "The Champions"? Probabilmente nessun oracolo era pronto ad una prospettiva del genere, tenendo conto, in particolare, di un inizio a dir poco traballante, date le scintille con la Curva. La stessa Andrea Costa che, dopo mesi, ha dedicato al tecnico italo-brasiliano striscioni e cori di ammirazione.

Già l'anno passato, i 54 punti e il nono posto avevano dato vita a una buona crescita che arrecava prospettive più che positive. Perciò, come dalle parole del Resto del Carlino, dopo delle prime giornate travagliate, Thiago ha saputo trovare il suo posto, cosciente di dover risalire una corrente forte. Andando avanti, è stato capace di conquistarsi prima la fiducia, poi l'apprezzamento e infine l'amore di tutti i tifosi.


Oltre a ciò, ricordiamo anche lo scontro sul mercato estivo e di gennaio con i dirigenti, quando Motta chiedeva insistentemente Amian e Telles, mai approdati in rossoblù. Nonostante tutto, il tecnico si è rimboccato le maniche, insieme ai suoi giocatori, e ha dimostrato un valore immenso, superando le aspettative di chiunque. Ora che questa meravigliosa stagione volge al termine, e con essa anche la guida di Motta al Bologna, non resta che sperare e credere nei prossimi traguardi.

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