Carlino – Inchiesta Prisma, adesso tocca anche al Bologna con l’affare Orsolini

L'indagine Prisma interpella anche il Bologna e con essa la procura della città. Sotto la lente d'ingrandimento c'è l'operazione Orsolini fra la società felsinea e quella juventina. Si indaga su una scrittura privata mai dichiarata alla FIGC.

Lunedì avverrà la prima udienza preliminare dell'inchiesta Prisma alla procura di Torino, e in prossimità dell'udienza la Procura di Bologna vuole vederci chiaro sugli eventuali profili penali della trattativa che ha portato Riccardo Orsolini al Dall'Ara. Operazione che risale al 2018, fra Bologna e Juventus le ombre sono tutte sul diritto di recompra mascherato e non dichiarato a favore della Juventus. Nella relazione di settantadue pagine redatta dalla Guardia di Finanza, si rivela la presenza di una scrittura privata fra le due società, che prevedeva un riscatto della Juventus di Orsolini pari a 26 milioni entro il 30 luglio 2020, e di 30 milioni nella fine di luglio 2021. Il tutto, «con il diritto irrevocabile di pareggiare altre offerte di altri club».

Dunque un diritto di recompra che proviene dal modus operandi della Liga spagnola, adottato dalla Lega Serie A nel 2018. Che tuttavia va depositato in Lega, parte mancante dell'operazione fra Juventus e Bologna. Per quanto non abbia dato alcun vantaggio alla società felsinea (Orsolini è rimasto a Bologna) la procura della città di Bologna vuole approfondire la questione.