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BOLOGNA, ITALY - FEBRUARY 12: Nicolas Dominguez of Bologna FC in action during the Serie A match between Bologna FC and Benevento Calcio at Stadio Renato Dall'Ara on February 12, 2021 in Bologna, Italy. (Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)
Il Bologna sta assistendo alla crescita esponenziale di alcuni suoi giocatori: da Tomiyasu a Svanberg, da Schouten a Soumaoro, fino a Dominguez. L'argentino arrivò a Bologna con tante aspettative in virtù anche del suo cartellino: 7,5 milioni più bonus, fino a un totale di 12 complessivi, per strapparlo al Velez a gennaio del 2020.
Dopo un periodo di adattamento e un lockdown di mezzo, Nico sembra aver preso le misure con il calcio italiano e sembra essere pronto all'esplosione definitiva: è maturato sia dal punto di vista tecnico che tattico, e sta assumendo sempre di più un ruolo da protagonista in questa squadra. Complice la flessione di Schouten e gli acciacchi di Poli, in questa stagione l'argentino ha visto accrescere il suo minutaggio. 16 presenze nella seconda metà della passata stagione (di cui solo 7 da titolare), mentre quest'anno è già a quota 23, di cui 12 da titolare e 7 di queste nelle ultime 11 gare. E in mezzo anche l'infortunio a Cagliari, che lo hanno costretto a saltare dall'inizio Napoli e Samp. Dominguez ha dovuto poi modificare il suo ruolo da quando è arrivato in rossoblù: da mezzala di un centrocampo a tre (con mansioni più offensive) a mediano a due. L'argentino è meno incontrista e palleggiatore, ma più aggressivo e capace di giocare a tutto campo, anche più vicino alla porta. 7 presenze e un gol nella nazionale argentina al fianco di Messi non possono essere un caso: Nico si sta prendendo il Bologna, iniziando anche lui ad uscire dal guscio.
Fonte-Carlino
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