Carlino – Dalla titolarità al capitano: c’è concorrenza tra i pali e una fascia senza un proprietario fisso

Abbiamo imparato a comprendere come questo Bologna non sia costruito a piramide, non ci sono ruoli e gerarchie standardizzate. Nessun è al di sopra di nessun altro, nessuno è più importante o essenziale di qualcun altro. Tutto va meritato e solo attraverso un assiduo lavoro e un costante impegno si può essere, in qualche modo, premiati. Che sia con la titolarità o con la fascia di capitano al braccio o più semplicemente con la fiducia, tutti sanno che Motta gratifica i suoi ragazzi giorno dopo giorno, prestazione dopo prestazione.

Questo fa sì che questa squadra non abbia un unico capitano. Tutti si aiutano e ognuno c'è per l'altro. Non eccelle mai un unico leader e la fascia va guadagnata. Da inizio stagione son ben 7 i giocatori che hanno visto spuntare nel proprio braccio la fascia. Come scrive il Resto del Carlino, nel primo match di campionato contro il Milan, il capitano era stato Dominguez, poi partito alla volta della Premier League. Poi anche Orsolini e Posch. Ma quelli che hanno si son visti più volte ricompensati sono stati De Silvestri, Aebischer e Ferguson, ciascuno 5 volte.

Se si parla poi di ricompense e premi, come anche di alternanza, l'argomento sorge spontaneo: si può dire esserci un portiere titolare di questo Bologna? Ultimamente no, non c'è. La concorrenza è alta. Secondo Motta son due bravi portieri, uno con più esperienza (alla vetta di quasi 200 presenze con la maglia rossoblù) e l'altro, che sta facendo buone prestazioni, con un gran margine di crescita.

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