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Caos Nazionali: il Bologna non vuol far partire i suoi giocatori

Redazione TuttoBolognaWeb

Il club rossoblu vuole far rispettare il decreto di non uscire di casa

Il calcio italiano, ma in generale lo sport, sembra aver capito finalmente la gravità della situazione. Discorso diverso invece per quanto riguarda gli altri paesi europei, che ancora sembrano sminuire il problema. A breve arriveranno infatti le convocazioni per le rispettive amichevoli delle Nazionali, e nessun ct - al di fuori di Mancini - sembra essersi interessato alla questione Coronavirus. Ad ore arriverà la chiamata del Cile per Medel e quelle delle rispettive selezioni per Skov Olsen, Svanberg e Skorupski, mentre sono già stati convocati anche Barrow e Juwara (Gambia), Santander (Paraguay) e Dominguez (Argentina).

Tuttavia, il Bologna sembra esser intenzionato a vietare che i propri giocatori rispondano alla convocazione. Il club rossoblu vuole infatti che tutti rispettino il decreto nazionale imposto dal governo: meglio non uscir di casa, vietato uscir dalla propria città (figuriamoci dalla propria nazione di residenza). Inoltre, le compagnie aeree stanno eliminando gran parte dei voli: sarebbe un miracolo anche solo trovare il modo di far attraversare il confine ai propri tesserati. Infine, il Bologna - così come tutte le altre squadre di Serie A - dovrà fare i conti con una possibile quarantena dei convocati: i giocatori provenienti dalle zone a rischio, infatti, potrebbero esser messi in isolamento, non avendo così la possibilità di rientrare a Casteldebole. La palla passa dunque ora al presidente Gravina, a cui i club chiedono di trovare una soluzione univoca. Le amichevoli sarebbero fra due settimane.

Fonte: "Carlino"