Il pari in rimonta con la Juve ha confermato lo spessore e il carattere dei rossoblù. La stagione, piena di straordinari e infortuni, sta però presentando un conto salato. E in una corsa Champions da brividi i big, da Odgaard a Castro, non stanno bene, scrive il Carlino.


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Carlino – Bologna tra sogni e paura: Italiano oltre ogni ostacolo. Ma la lunga scalata pesa
Scrivere la storia o rimanere con in mano un pugno di mosche: questo è il destino del Bologna nelle ultime quattro partite della stagione. Quattro "finali" da giocare, una per davvero, quella di Coppa Italia, le altre tre in campionato per raggiunger un Europa che sarebbe più che meritata. Un percorso partito in salita per i rossoblù di Italiano, che hanno iniziato a carburare solo da ottobre. Ma adesso non ci si vuole arenare sul più bello. Anche se il calendario non sorride (Milan, Fiorentina e Genoa), il Bologna, ha dimostrato più volte di saper ribaltare le apparenti difficoltà. Insomma i felsinei sono chiamati, ancora una volta ad andare oltre all'emergenza: da due mesi giocano senza la loro punta titolare (Castro). Odgaard non è al meglio, e Ferguson è rientrato solo con la Juve dopo l'ennesimo infortunio muscolare, eredità di una stagione di rientro dall'operazione al crociato. Cambiaghi è tornato solo a febbraio, e a turno sono stati tanti gli infortuni. Senza poi dimenticarsi l'assenza di Ndoye, uno dei più decisivi quest'anno. C'è da stringere i denti per una volata finale che potrebbe essere senza precedenti.
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