Carlino – Bisoli: “Via da Bologna con la coscienza pulita, ho portato io Diamanti. Italiano? Bravissimo”

Pierpaolo Bisoli è stato intervistato dal Resto del Carlino lasciando diversi spunti di riflessione sulla propria esperienza da allenatore, su Italiano e sul Bologna. Ecco alcuni estratti. "A 59 anni e dopo 24 anni da allenatore ho ancora il fuoco dentro. Aspetto una chiamata, ho ancora grande voglia di trasmettere le mie idee a un gruppo. Chi mi prende sa quello che posso dare, dove sono stato ho sempre fatto il bene della società. Peccato per le due cadute dell'anno scorso con Modena e Brescia". Bisoli si è soffermato anche sul lavoro che sta facendo Italiano al Bologna. Un allenatore che ha reso possibile l'impossibile. "Bravissimo: lo dice il suo percorso e lo conferma quello che sta facendo con il Bologna. Fino a qualche anno fa vincere una Coppa Italia a Bologna era inimmaginabile. Lui c'è riuscito e adesso è sulla strada giusta per fare un'altra grande stagione. Anche lui è un passionale, in panchina si agita, mi ricorda un po'...Bisoli. Però alt con i paragoni, con lui non c'entro niente; io non sono da Serie A, ma sono contento perché sono arrivato in alto facendo tutto da solo". L'esperienza al Bologna nella stagione 2011-12 non se n'è andata dalla mente di Bisoli. Ieri Diamanti, oggi Cambiaghi e Orsolini. "Sapevo di avere una buona squadra, sennò a maggio non avrebbe chiuso a 51 punti con Pioli. La famosa preparazione dura di Bisoli? Si, l'ho fatta: all'inizio avevamo le gambe imballate, ma credo che a gioco lungo quel mio lavoro abbia dato dei benefici. Serviva un po' di pazienza, ma va bene ugualmente: sono andato via con la coscienza pulita, dopo aver portato un certo Alino Diamanti. Fui io a convincere Guaraldi a prenderlo. Oggi a Bologna l'ambiente è un valore aggiunto, così come veder Cambiaghi e Orsolini in Nazionale".