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Domani la tanto attesa Juventus approderà al Dall'Ara, con tutti i bolognesi che, come ci ricorda il Resto del Carlino, sognano ormai da 26 anni di batterla in casa propria. A 180 minuti dal terzo posto, si prospetta un lunedì di fuoco, con una serata che saprà di certo regalare grandi emozioni. Tutto ciò darà vita ad una partita da svolgere non solo in campo, ma anche in panchina. Motta stesso, ieri in conferenza, ha scherzato sul fatto di non poter dire "Pensiamo alla Juve" ed esordendo, quindi, con un "Pensiamo alla prossima partita, che cercheremo di affrontare nel solito modo: portando in campo il nostro calcio e con l'obiettivo di fare felici i nostri tifosi".
Una felicità, in questo momento, adombrata da un velo di tristezza e preoccupazione, che Thiago cerca di risollevare con queste parole: "Per quanto mi riguarda dico: godiamoci questa festa, sapendo che manca ancora un pezzetto di strada importante da fare. Andando in Champions abbiamo raggiunto un traguardo storico ed inimmaginabile, adesso perché non provare a finire terzi? Sarebbe fantastico: anche se questa cosa non deve metterci addosso nessuna pressione". Pressione dalla quale, ora come ora, risulta difficile non farsi schiacciare. Difatti, Thiago continua a ribadire di attendere l'incontro con Saputo, mentre le sue parole suonano sempre più come un congedo: "La mia riconoscenza nei confronti del club, della squadra e dei tifosi mi accompagnerà per sempre, a prescindere dalle decisioni che prenderemo".
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