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L'edizione 2016 del Premio Football Leader è stata l'occasione per Fabio Capello di attaccare l'Aia, i simulatori e gli arbitri. Ecco l'arringa di Capello:
"Una volta venni espulso in Roma-Atalanta per una frase che io non ho mai pronunciato. L'arbitro venne poi interpellato dopo il mio ricorso ma confermò la prima versione. Gli arbitri vengono obbligati a mentire". L'ex c.t. della Russia poi prosegue sul comportamento dei calciatori nel campionato italiano: "I giocatori che simulano in Italia vengono premiati. Manca l'agonismo, in Serie A stiamo perdendo questo aspetto e un allenatore lavora un anno duramente ma poi rischia di essere punito da un errore arbitrale. Da c.t. dell'Inghilterra andai a casa dal Mondiale per un errore dell'arbitro".
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