"Abbiamo usato buonsenso e ci siamo mossi nel pieno rispetto del decreto nazionale. Ho parlato con i dirigenti di Bologna e Sassuolo, e subito abbiamo trovato i punti principali su cui concentrarci: se i giocatori si allenano in un centro sportivo chiuso e protetto, corrono di sicuro meno rischi che in un parco pubblico".
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