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Il Bologna in stagione non ha ancora vinto, ed è assolutamente chiamato a invertire la tendenza, ma in generale, da quando Lewis Ferguson si è fatto male le vittorie sono state poche. Anche con Thiago Motta.
Maledetto quel minuto 60 di Bologna-Monza di aprile e quella lesione del crociato che ha privato i rossoblù del mediano scozzese per le ultime sei partite del campionato scorso e per i primi due mesi di questa stagione. La rincorsa Champions non ha patito un danno importante, perché i rossoblù hanno subito reagito vincendo a Roma dieci giorni dopo, netto 1-3, e chiuso il campionato con il quinto posto, cementando l'ingresso in Europa con il sacco di Napoli (0-2). Ecco, quelle sono state le uniche due vittorie ottenute in nove partite giocate senza Ferguson, ovviamente contando anche le prime tre di questa annata. Può essere una casualità, ma forse no per l'importanza dello scozzese sia a livello tecnico sia a livello di temperamento. Ecco, il merito del Bologna è aver perso poco, pochissimo, una sola volta con Motta (col Genoa all'ultima, ma non contava più) e con Italiano a Napoli, ma di sicuro uno score di 2 vittorie su 9 partite da quando Lewis è ai box rappresenta un fattore. Sostituirlo per sei partite, in una volata primaverile, è una cosa, farlo per sette mesi è un'altra e forse ora il Bologna sta pagando anche questo, considerando pure l'equilibrio che riesce a fornire alla squadra. Alla fine della fiera, l'assenza di Ferguson durerà in totale più di un girone, dato che alle 9 partite fin qui disputate senza di lui se ne aggiungeranno più di una decina fino a metà novembre, quando dovrebbe rientrare tra Roma-Bologna del 10 e Lazio-Bologna del 24 e contando le 4 partite di Champions che salterà. Ma ora arriva Como e Italiano non può più rimandare l'appuntamento con i tre punti e in più, quest'anno, si gioca anche fra settimana...
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