Bologna, seconda spesa migliore del campionato: 400 mila euro a punto

Col passare degli anni il mondo del calcio si è sempre più trovato risucchiato da un vortice di investimenti e denaro. Di stagione in stagione il monte ingaggi di ogni squadra non fa che crescere. Uno sport, ma in primis una passione, in cui (sfortunatamente) l'universo del business sta prendendo sempre più piega, diventando di fondamentale importanza nella formazione di una squadra di alto livello e portatrice risultati. A tutto ciò ha ben pensato Calciomercato.com che ha pensato a stilare una classifica davvero particolare, ma certamente impattante.

Si è deciso di calcolare quanto è costato ogni punto conquistato in questa stagione di Serie A (2023/24) da tutte le 20 squadre partecipanti, prendendo come punto di riferimento il monte ingaggi annuo di ciascuna. Quest'ultimo è rappresentato proprio dal totale degli stipendi lordi di tutti i calciatori che compongono le varie rose. Chi, seguendo questo ragionamento, sembra aver speso nel modo peggiore è la Juventus. Difatti, i bianconeri (ora a 71 punti, attendendo il recupero dell'Atalanta) detengono un monte ingaggi di 125,95 milioni di euro che, facendo due calcoli, corrisponderebbero a 1,77 milioni di euro a punto. Subito dopo la Roma, la quale, con 1,7 milioni di euro a punto e la mancata qualificazione in Champions, non può dirsi estremamente soddisfatta.

Dall'altro lato della medaglia abbiamo l'Inter che, seppur si trova 16esima in questa classifica (con 1,27 milioni di euro a punto), può vantare un primo posto (a 94 punti) con una spesa di 119,5 milioni. Chi, però, nel totale parrebbe aver utilizzato al meglio le proprie finanze è il Lecce. I giallorossi, salvatisi a 38 punti (14esimi in classifica di Serie A) hanno speso "solo" 402 mila euro a punto, per un totale di 15,29 milioni. Al secondo posto, poi, tenendo conto dello straordinario quinto in Serie A, ecco il Bologna di Motta. Una squadra di giovani promesse e di grandi scommesse che, con 27,57 milioni di euro totali, ha dimostrato come il gruppo, la coesione, il duro lavoro e la fame possano ripagare più del puro e semplice denaro.