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BOLOGNA, ITALY - JANUARY 12: Paulo Dybala of AS Roma controls the ball whilst under pressure from Jhon Lucumi of Bologna during the Serie A match between Bologna and AS Roma at Stadio Renato Dall'Ara on January 12, 2025 in Bologna, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Il tocco di mano di Lucumì allo scadere di Bologna-Roma ha scatenato non poche polemiche in terra felsinea. Il difensore di Italiano si è ritrovato la sfera addosso dopo una spizzata avversaria a pochi centimetri di distanza; non solo, il colombiano stava anche ritraendo il braccio per evitare il contatto. Dopo aver consultato il VAR, Abisso ha concesso il rigore ai giallorossi lasciando dubbi e perplessità alla già amara scoperta dei tifosi rossoblù.
A dare una spiegazione a questi episodi ci ha provato Daniele Orsato, commissario dello sviluppo per il talento arbitrale dell’AIA ed ex arbitro internazionale che conosce benissimo la Serie A e le sue grandi difficoltà. Nel suo intervento a La Domenica Sportiva su Rai 2 si è soffermato sull'importanza del VAR: "Ha portato ad avere meno simulazioni. I giocatori si sentono più osservati".
Qual è la vostra linea invece sui falli di mano?
"Avendo smesso da poco posso dire che non è facile per Rocchi lavorare con 46 arbitri alla CAN, sono tanti. Vederla tutti alla stessa maniera è difficile. Lavoreremo per l'uniformità. È ovvio che la conoscenza del gioco ci porta a semplificare la decisione dell'arbitro. I professionisti a questi livelli sanno controllare il proprio corpo, se allargano le braccia sanno a cosa vanno incontro. Ovvio che il fallo di mano è la cosa più difficile su cui decidere. Noi dobbiamo dare una linea tecnica e quest'anno è questa. Non possiamo cambiarla a gennaio. Si va così fino in fondo e poi i responsabili delle commissioni valuteranno cosa c'è da migliorare".
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