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Mai come oggi il termine di modulo fluido nel calcio è un concetto da tenere in costante osservazione.
Guardando le posizioni medie fornite dai report della Serie A si capisce come il Bologna di Thiago Motta cambi forma quando ha possesso palla e quando invece ce l'hanno gli altri. Aspetto normale per ogni squadra e ogni tecnico, ma si scoprirà che tutto sommato il 4-2-3-1 non è esattamente il modulo del tecnico italo-brasiliano, quantomeno ieri in Bologna-Lecce. Con palla in possesso, il Bologna è infatti salito di posizioni medie con un 3-4-3 abbastanza marcato, con Bonifazi, Medel arretrato ad avviare l'azione, e Lucumi dietro, in mediana Dominguez e Ferguson più o meno sulla stessa linea degli esterni Posch e Cambiaso che salivano per spingere, mentre davanti c'era Arnautovic supportato ai fianchi da Barrow ed Aebischer.
In fase di non possesso, invece, si ricompone la difesa a quattro, Posch e Cambiaso si abbassano, Medel fa da filtro davanti, mentre Aebischer, Ferguson, Dominguez e Barrow si compattano sulla stessa linea alle spalle di Arnautovic. Di fatto si compone dunque un 4-1-4-1.
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