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Il Bologna non vince più. Che sia responsabilità di Italiano, del mercato, degli investimenti o di tutti e tre i fattori lo si scoprirà più avanti, ma nel frattempo i rossoblù infrangono un record poco edificante.
Non era mai accaduto, in 115 anni di storia, che il Bologna pareggiasse ben sette partite di fila in casa in Serie A. E' successo tra la fine dell'anno scorso, Monza, Udinese e l'incredibile 3-3 con la Juve, e l'inizio di questo, Udinese, Empoli, Atalanta e Parma. Un record. Il precedente si era fermato a sei nel 1981. Un problema non di poco conto per chi è chiamato a proseguire un percorso europeo dopo la Champions conquistata l'anno scorso. Può anche essere una coincidenza il fatto che la sequenza sia iniziata senza Lewis Ferguson in campo e con Calafiori e Zirkzee presenti, ma lo scozzese rientrerà a pieno regime solo a novembre inoltrato e di sicuro le due cessioni hanno fatto perdere qualità generale alla squadra. Di fatto, in avanti segna solo Castro e quando non lo fa lui non c'è nessuno a sostituirlo, con gli esterni di attacco oggi in grande difficoltà sia nel gioco, Ndoye a parte, sia nelle reti. In totale, dal 1981 non accadeva che il Bologna pareggiasse le prime quattro partite casalinghe di Serie A. Tuttavia, il precedente più pericoloso è quello relativo al 2013/2014, annata culminata con la retrocessione. I rossoblù di Italiano non hanno mai vinto in casa dopo 4 partite e lo stesso fu undici anni fa con Pioli in panchina, ma all'epoca ci furono due pareggi e due sconfitte. Il fatto che il Bologna abbia una certa difficoltà a segnare, e quindi a vincere, è testimoniato pure dal clean sheets ottenuto ieri dal Parma: i ducali non chiudevano a zero reti incassate in una singola partita da 17 gare e in Serie A non lo facevano da 3 anni e mezzo.
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