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Bologna in zona Champions: analisi del capolavoro di Motta

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Stagione che si sta rivelando memorabile quella del Bologna, l'artefice è sicuramente l'allenatore Thiago Motta che è stato capace di costruire un giocattolo perfetto
Redazione TuttoBolognaWeb

Mancano ancora diverse giornate alla fine del campionato di Serie A, ma di certo la squadra rivelazione di quest’anno viene già individuata nel Bologna, che si sta avvicinando sempre di più ad un traguardo storico. Da decenni i felsinei non attiravano su di sé attenzioni anche al di fuori dei confini. L’ultimo dei 7 scudetti conquistati risale infatti al 1964, mentre dopo la Coppa Italia del 1974 sono arrivate solo rare soddisfazioni in competizioni minori. Nessuno si sarebbe aspettato che i rossoblù avrebbero lottato persino per un posto in Champions League. Fino a un paio di anni fa gli emiliani dovevano preoccuparsi perlopiù per la salvezza. Dopo l’avvento di Sinisa Mihajlovic sulla panchina del Bologna nel 2019 la permanenza in Serie A è sempre stata assicurata. Poi, Joey Saputo è stato costretto a rimuoverlo dall’incarico a causa dei suoi problemi di salute, virando su Thiago Motta.

L’italobrasiliano era stato particolarmente apprezzato nella stagione 2021/2022, in cui ottenne la salvezza con lo Spezia. Nell’annata successiva il mister ha quindi sposato la causa del Bologna, conducendolo subito al nono posto. Il tecnico ha cercato di muoversi nella stessa direzione di Mihajlovic, basandosi sul gioco corale. I difensori sono sempre pronti a pressare sul portatore di palla, inibendo i movimenti degli attaccanti avversari. Quando sono i rossoblù ad avere il possesso, invece, si predilige la costruzione dal basso, coinvolgendo quindi anche la retroguardia. Una soluzione tattica volta a far scoprire gli altri e colpirli con le verticalizzazioni. Aver scoperto contestualmente un talento come Joshua Zirkzee, che si sposa perfettamente con gli schemi di Thiago Motta, ha facilitato non poco il lavoro.


La società è stata indubbiamente abile nel saper trattenere il proprio allenatore. L’estate scorsa Thiago Motta era stato corteggiato dal Napoli per sostituire Luciano Spalletti, ma non se n’è fatto niente. La tentazione di approdare sulla panchina di una big non è bastata per cambiare le carte in tavola. Il club felsineo ha dunque accontentato il mister sul mercato, affiancando all’usato sicuro anche giovani talenti. Remo Freuler e Alexis Saelemaekers erano dei veterani, ma a sorprendere sono stati Riccardo Calafiori e Giovanni Fabbian, che già pregustano un futuro in azzurro. Le cessioni di due pezzi importanti come Marko Arnautovic e Musa Barrow non hanno indebolito la rosa.

Per molti vedere il Bologna in zona Champions è comunque una sorta di "miracolo", considerando la storia e il palmarès di una formazione come quella rossoblù. A questo punto ci si può aspettare di tutto e i tifosi sperano ovviamente che i big come Zirkzee non vengano venduti a peso d’oro tra qualche mese. Scorrendo le quote della Champions ci ricordiamo come le squadre che lottano per la massima competizione d'Europa per club siano soprattutto società blasonate, ma il lavoro di Thiago Motta (che da calciatore conquistato la coppa “dalle grande orecchie” con l'Inter nel 2010) dimostra che accedere al prestigioso torneo non è impossibile nemmeno per una compagine di seconda fascia, molto meno titolata delle solite big. La prossima edizione della Champions godrà di un format totalmente rivoluzionato e più probante: il Bologna è atteso da una stagione particolarmente impegnativa.

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