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Bologna, urge trovare una soluzione contro le squadre chiuse

Bologna, urge trovare una soluzione contro le squadre chiuse - immagine 1
di Gabriele Gilli
Redazione TuttoBolognaWeb

Le difficoltà della partita contro l'Udinese

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Il Bologna fatica a rendersi pericoloso con continuità contro le squadre chiuse, e anche nella partita di ieri pomeriggio è emerso questo piccolo problema:

Il pareggio tra Napoli e Roma, decisivo per blindare matematicamente la partecipazione del Bologna alle coppe europee nella prossima stagione, ha mitigato soltanto in parte la delusione di fronte alla mancata vittoria contro l'Udinese del neo-allenatore Fabio Cannavaro.


Dietro il pareggio contro i friulani è emersa nuovamente la difficoltà da parte della squadra di Thiago Motta di riuscire ad attaccare con efficacia le squadre che si chiudono dietro per poi ripartire in contropiede. Questo scoglio non è soltanto emerso per quanto riguarda la fase offensiva (difficoltosa specialmente nella prima frazione), ma anche a causa di quella difensiva, spesso in evidente difficoltà nell'assorbire i contropiedi avversari. Tale scenario si era visto anche nella disfatta rocambolesca di Udine, che aveva messo in mostra alcuni limiti di una difesa tanto eccellente nell'impostazione della palla quanto meno efficace nelle marcature preventive mentre si scala indietro contro le squadre brave in contropiede. Ieri a pagarne le conseguenze, non a caso, è stato Beukema, costretto ad un'inevitabile doppia ammonizione pur di recuperare disperatamente su un contropiede avversario orchestrato da Samardzic.

Serve cavalcare Saelemaekers e Zirkzee

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Il belga e l'olandese sono i giocatori maggiormente predisposti a creare scompiglio nelle difese schierate, e devono essere sfruttati maggiormente per poter produrre occasioni da gol contro le squadre immischiate nella lotta per la salvezza:

Come si è detto, la fase offensiva del Bologna presenta delle difficoltà contro le squadre chiuse, e alcune di queste sono probabilmente da rintracciare sulla struttura dell'attacco dei rossoblù. L'attacco degli uomini di Thiago Motta è infatti formato da un giocatore abile in contropiede (Dan Ndoye, tra i migliori nella sfida contro l'Olimpico), un centravanti capace di ricevere palla sin dalla trequarti pur di avviare l'azione (Joshua Zirkzee), un'ala formidabile specialmente se servita in profondità sulla corsa (Riccardo Orsolini) e un'ala molto estrosa e versatile (Alexis Saelemaekers).

E se è vero che in queste partite affidarsi del tutto a Ndoye ed Orsolini può risultare deleterio per quelle che sono le loro caratteristiche, sfruttare maggiormente Saelemaekers e Zirkzee potrebbe essere una scelta convincente per trovare nuove soluzioni al dominio del palleggio tipico del calcio di Motta. Il belga primeggia infatti nel sollecitare le difese avversarie caricandole di ammonizioni e di pericoli nell'1 vs 1, mentre il talento olandese ha bisogno di spaziare maggiormente sul fronte dell'attacco, facendo ciò che ha fatto finora e diventando un riferimento aggiunto per il centrocampo a seguito dell'assenza di Ferguson per infortunio.

Così facendo, il Bologna è riuscito a rendersi pericoloso nella seconda frazione, riuscendo a fare saltare la linea del centrocampo dell'Udinese e consentendo agli esterni di godere di maggiori spazi rispetti a quelli che si erano avuti a disposizione nei primi 45 minuti. L'ultimo vero scoglio di questo attacco è rappresentato senz'altro dall'idea di trovare con maggiore continuità questa soluzione, in modo tale da poter pungere sin dall'inizio le difese schierate dalle squadre immischiate nella lotta per la salvezza.

Cosa attendersi dalla partita contro il Torino

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I granata vantano una delle migliori difese del campionato italiano e un buon rendimento casalingo. Sarà dunque necessario uno sforzo ulteriore per riuscire ad avere la meglio:

Alla luce di quanto si è discusso, diventa necessario per il Bologna approcciarsi al meglio per il prossimo impegno di campionato, quello contro il Torino di Juric, che anticiperà le due sfide "infuocate" contro il Napoli di Calzona e la Juventus di Allegri. Ad attendere i rossoblù sarà quindi una delle difese meno violate del campionato italiano (31 gol subìti), capace di subire soltanto 8 gol in 17 partite casalinghe in questa stagione, nonché di collezionare 29 punti sui 51 disponibili nelle partite disputate all'Olimpico di Torino.

Servirà la miglior versione da trasferta del Bologna, dopo che si è già stati capaci di violare l'Olimpico (Lazio e Roma), il Gewiss Stadium (Atalanta) e il Castellani (Empoli), in modo tale da poter proseguire con il sogno dello storico accesso alla Champions League. In ogni caso, la squadra di Thiago Motta non si deve demoralizzare di fronte all'inevitabile tensione di chi gioca in alta classifica per la prima volta, in quanto dopo aver centrato matematicamente la partecipazione alle coppe europee serve "solo" l'ultima spintarella decisiva. In questa stagione, i rossoblù hanno dato prova, al di fuori dei risultati e di qualche inciampo dovuto all'inesperienza, di potersela giocare contro tutti, e la fiducia sul fatto che questa squadra possa conseguire un risultato ancora più grande continua ad essere alta.

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