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Bologna calcio, la squadra dei record e dei sette scudetti

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La storia del Bologna è ricca di successi e curiosità. Andiamo a scoprire quali
Redazione TuttoBolognaWeb

Sapevi che il Bologna detiene alcuni record notevoli tra tutte le squadre del campionato italiano? È stata, ad esempio, la prima a vincere in una competizione europea, la prima ad aver sconfitto un’equipe inglese, ma anche la prima a giocare davanti alle telecamere della tv ... Non te lo aspetteresti, ma la storia del Bologna è ricca di eventi e davvero affascinante, non solo per i tifosi!

La nascita del Bologna FC

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La storia del Bologna FC prende avvio il 3 ottobre 1909, ma, come spesso accade nei primi anni di vita del calcio italiano, l’iniziativa viene presa da personaggi estranei alla città: un ragazzo boemo, Emilio Arnstein, fresco di fondazione di un’altra squadra di calcio (il Black Star Football Club di Trieste), sbarca a Bologna e cerca immediatamente dei giocatori con cui mettere rapidamente in piedi il primo “undici” della città rossoblù (i colori sociali già allora erano questi).


Tra i nomi forti della prima squadra ufficiale, si possono citare Louis Rauch, un odontoiatra svizzero che viveva a Bologna e che farà anche da presidente, lo stesso Arnestein, i fratelli Gradi e un certo Antonio Bernabeu, fratello di Santiago, giocatore prima, e storico presidente poi, del Real Madrid.

 

Gli anni Venti e i due primi scudetti

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Gli anni degli esordi non furono marcati da eventi particolari, con un Bologna che non riusciva a raggiungere le fasi finali del girone veneto emiliano cui era iscritto. Si dovette, quindi, attendere la fine della prima guerra mondiale, quando, dopo due secondi posti al campionato di Prima Categoria - finali perse rispettivamente con la Pro Vercelli (1921) e con il Genoa (1924) - arrivò il primo scudetto.

Era il campionato 1924-25 e il regolamento prevedeva una semifinale per ciascuna delle due Leghe (Nord e Sud) e una finalissima tra le due vincenti. Per avere la meglio sul Genoa, furono necessari ben 5 incontri (e una partita a porte chiuse in campo neutro, per evitare ulteriori scontri tra le due tifoserie), mentre la “pratica Alba Roma” non presentò nessuna difficoltà.

La squadra rossoblù era tra le più forti, nella seconda metà degli anni Venti, come dimostrarono i due secondi posti in classifica nei due campionati successivi, ma soprattutto il secondo scudetto, nel 1929, vinto contro il Torino, con giocatori rossoblù del calibro di Muzzioli, Schiavio, Gasperi, Perin, Della Valle e il portiere Mario Gianni.

 

Dagli anni Trenta al secondo dopoguerra

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Il campionato 1929-1930 è il primo a girone unico e il Bologna segna un altro primato: è la squadra che inaugura la nuova formula del torneo con lo scudetto cucito sulla maglia!

Si decise di investire ancora di più sui giocatori, pescando tra i campioni dell’Uruguay (Fedullo, Sansone e Andreolo), ma anche sugli italiani (Reguzzoni, Monzeglio e Montesanto). E furono scelte corrette, se è vero che i rossoblù conquistarono (conosciuta anche come Mitropa Cup) nel 1932 e nel 1934 e ben quattro scudetti tra il 1935-36 e il 1940-41, cui si aggiunse il Trofeo dell’Esposizione contro il Chelsea a Parigi nel 1937 (4-1): come detto, il Bologna fu così la prima italiana a sconfiggere una squadra inglese. E se a questo, si aggiunge che fu il rossoblù Angelo Schiavo a segnare il gol della vittoria dell’Italia ai Mondiali del 1934, il quadro sullo “squadrone che fa tremare il mondo” è completo!

Il 1934 è anche l’anno che vide Renato Dall’Ara alla presidenza della società, ruolo che gli sarà confermato anche nell’immediato dopoguerra, fino alla morte.

 

Il buio fino agli anni Cinquanta e la rinascita degli anni Sessanta

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Dopo i successi degli anni Trenta, tuttavia, si dovette attendere la prima metà degli anni Sessanta per vedere di nuovo i colori rossoblù primeggiare.

In panchina arrivò Fulvio Bernardini, mentre in squadra Giacomo Bulgarelli, Romano Fogli, Paride Tumburus, Helmut Haller e Harald Nielsen si aggiunsero ai confermati Pascutti, Janich e Pavinato. Era giunto il momento di tornare a giocare a grandi livelli e dopo un primo campionato buono, ma terminato al quarto primo posto, arrivò il settimo scudetto (1963-64), anche grazie all’inserimento in difesa di una roccia come l’azzurro William Negri e a partite strepitose, come quella terminata a San Siro per 2-1 sul Milan.

Non fu però un campionato semplice: scoppiò lo scandalo doping, che coinvolse cinque giocatori, portò alla squalifica dei cinque, oltre che dell’allenatore e del medico, per 18 mesi e alla penalizzazione della squadra per tre punti in classifica.

Dopo qualche tempo, le controanalisi dimostrarono la falsità delle accuse e il Bologna recuperò i tre punti, agganciò l’Inter al primo posto e vinse il match dello spareggio per 2 reti a 0 (Fogli e Nielsen). Nel frattempo, però, era morto per infarto il presidente Dall’Ara.

 

Dalla Coppa Italia alla serie C

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Non ci saranno più scudetti per il Bologna, ma non per questo mancheranno le gioie di altre vittorie, oltre ovviamente ai dolori di alcune brucianti sconfitte.

Nel 1970, arrivò la prima Coppa Italia, coppa che i rossoblù alzarono in cielo una seconda volta nel 1974, e la prima Coppa di Lega italo inglese (esperimento ufficialmente abbandonato nel 1976), contro il Manchester; in campionato, si segnalano grandi vittorie, come quella sulla Juve del 1959, o il 3-0 sulla Lazio del 1960.

Nel 1979-80, alcuni giocatori rossoblù risultarono implicati nello scandalo sommesse, mentre gli anni successivi sono un altalenarsi tra retrocessioni (B nel ’82 e nel ’91, in C nell’83 e nel ’93), promozioni (’88) e un ottavo posto in Coppa Uefa (’90).

 

Fallimento societario e nuova squadra

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Il 1993 è l’anno del fallimento della società e della rinascita come Bologna Football Club 1909, con presidente Giuseppe Gazzoni Frascara.

Nel giro di un paio di anni il nuovo Bologna riesce a risalire la china e passare dalla C alla massima serie del campionato italiano. Nel 1998, arriva il primo posto al torneo Intertoto e l’ammissione di diritto alla Coppa Uefa, torneo nel quale i rossoblù arriveranno in semifinale, proprio come nella Coppa Italia dello stesso anno (concluso con un nono posto in campionato).

Nel 2005, l’ultima retrocessione in serie B, con promozione in serie A nel 2008.

E ora? Il Bologna, al momento, sta giocando un buon campionato e si trova ad un punto dalla zona Europa League e a due dalla Champions, sulle quale i tifosi e giocatori ripongono una grande speranza.

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