Due tra le pedine fondamentali dei rossoblù sono però con la valigia in mano, destinazione Premier League. Il primo addio è in realtà già ufficiale: si tratta di Zirkzee, punta centrale che aveva tanti estimatori in Serie A ma che ha scelto il Manchester United, capace di versare nelle casse emiliane oltre 40 milioni di euro. Una cifra simile dovrebbe arrivare anche dalla cessione di Calafiori, al momento ancora in maglia felsinea ma considerato vicinissimo all’Arsenal. Dovrebbero invece rimanere tra le fila bolognesi le ali, Orsolini da un lato e Ndoye dall’altro, ma è lecito attendersi colpi di mercato per offrire a Italiano una rosa in grado di competere su due competizioni (tre in realtà, contando anche la Coppa Italia).
Nel corso delle prime uscite mister Italiano ha ribadito come il suo lavoro debba necessariamente proseguire in continuità con quanto di buono fatto vedere nella passata stagione. La gestione del possesso palla deve essere un punto di partenza anche per la nuova gestione, così come la volontà di dominare sulle corsie laterali e non sottrarsi mai all’uno contro uno, come già dimostrato nelle uscite dello scorso anno. L’ambizione della proprietà bolognese è chiara e ha l’Atalanta come modello da emulare. Partendo da una realtà di provincia, quali erano anche i bergamaschi, è possibile arrivare stabilmente nella parte alta del campionato e la strada tracciata sembra essere quella. Gli addetti ai lavori, coloro che redigono i pronostici per la Serie A 2024/2025 e conoscono a menadito elementi come le scommesse doppia chance, indicano il Bologna come una realtà che potrebbe stupire ancora. L’anno appena concluso non viene infatti delineato come un exploit a sé stante ma come un possibile punto di partenza.
È chiaro però che a fronte delle uscite degli uomini simbolo della passata cavalcata, occorre inserire elementi di ugual valore in rosa. A tal proposito, si fanno sempre più insistenti le voci che vedono Hummels accostato al Bologna. Il centrale tedesco si è svincolato dopo una carriera in Germania (principalmente al Borussia Dortmund) e, nonostante i 35 anni di età, porterebbe certamente grande esperienza nella retroguardia rossoblù. Probabilmente è questo l’elemento che più manca alla rosa di Italiano, in procinto di partecipare alla fase a gironi di Champions League con pochissimi atleti che vantano già un’esperienza internazionale.
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