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LA SPEZIA, ITALY - FEBRUARY 14: Vincenzo Italiano manager of AFC Fiorentina gestures during the Serie A match between Spezia Calcio and ACF Fiorentina at Stadio Alberto Picco on February 14, 2022 in La Spezia, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Una Bologna con l'abito bello della festa. Una serata straordinaria, unica ieri sera in Piazza Maggiore per la celebrazione della qualificazione in Champions League dopo sessant'anni. Anche Fabio Bazzani l'ha vissuta con l'emozione della prima volta, come raccontato a Radio Nettuno Bologna Uno, parlando anche di quelle che dovranno essere le caratteristiche del nuovo allenatore. Si parte dalla festa:
"E’ qualcosa di magnifico e straordinario, qualcosa di epocale e che molti di noi non avevano mai vissuto. C’è stata una partecipazione totale. Rimarrà nella storia del Bologna e di Bologna. Non è stata una qualificazione inattesa, perché la squadra durante l’anno aveva già dimostrato il suo valore, ma è pensando a dove è partito tutto che rende il risultato inestimabile".
Poi la domanda delle domande: chi al posto di Motta? Bazzani traccia il profilo di un allenatore adatto, facendo anche un nome: "Se non si vuole disperdere il percorso fatto con l’impronta di Motta, la bravura della società dovrà essere quella di trovare un allenatore che possa ricreare un contesto simile e vicino a quello di Thiago. Se cambi totalmente la strada rischi di ripartire da zero andando a perdere alcune certezze. Serve un allenatore propositivo, con calcio di dominio, di aggressione e non di attesa. Se dovessi fare un nome direi Italiano, che ha già fatto Europa a Firenze, è propositivo e ha l’energia giusta”.
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