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Non voleva andarsene Mimmo Maietta, e nemmeno Claudio Fenucci avrebbe voluto cederlo, ma le cose sono andate diversamente. A Repubblica l'ex difensore rossoblù racconta gli ultimi momento a Bologna:
"Ho pianto in spogliatoio quando ho comunicato alla squadra che me ne sarei andato, ed alcuni erano increduli. Hanno pianto anche le addette alle lavatrici - ha ammesso - Non volevo lasciare Bologna e anche Fenucci avrebbe voluto tenermi, me lo aveva garantito. Credo però non abbia deciso lui, pure Donadoni ha dovuto subire la scelta. I nomi non li faccio ma si è capito". Ancora Maietta: "Ringrazio il presidente che è stato fantastico, mi ha chiamato quando ha saputo che sarei stato ceduto ed era dispiaciuto. Per me è stata una grande esperienza. Mi è stato vicino, come tutto il Bologna, in questi momenti in cui ho vissuto la tragedia di mia sorella, mi ha scritto una lettera di suo pugno. Una persona fantastica".
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