Quando è spalle al muro, Roberto Donadoni si cava sempre di impaccio. E' successo due volte a Verona, e anche oggi contro il Sassuolo il tecnico si gode tre punti che probabilmente lo mettono al riparo da qualsiasi tipo di provvedimento societario.
lo spunto
Tre punti ‘alla Donadoni’
Il Bologna torna alla vittoria casalinga dopo quasi un mese, tre punti arrivati quando ormai nessuno ci credeva più e quando il pubblico era pronto a subissare di fischi la squadra
Il Bologna gioca 12 giri di lancette, tempo di creare due occasioni con Di Francesco e segnare con Poli, poi si perde nelle pieghe della partita e ne esce vivo solo perché di fronte c'è una squadra che non segna mai. Il Sassuolo si presenta con disarmante regolarità dalle parti di Mirante ma non ne approfitta, o meglio, lo fa solo in una circostanza quando Babacar a porta vuota non può sbagliare. Meriterebbe ai punti il Sassuolo, ma i neroverdi hanno un clamoroso difetto per la Serie A: creano e non finalizzano. Donadoni, assieme alla squadra, si becca i fischi del Dall'Ara all'intervallo, e anche nella ripresa il pubblico mugugna per un gioco che non c'è, confermato dalla difficoltà del possessore del pallone a trovare compagni liberi.
Il tecnico, che ci riserva sempre sorprese, schiera titolare Falletti ma la scelta non paga, così come non paga l'utilizzo costante di Dzemaili che ha fatto bene solo le prime due. Nella ripresa il 4-4-2 raddrizza un minimo le cose, anche se i rossoblù non danno mai la sensazione di poterla vincere, anzi, rischiano parecchio dietro e se Mirante non avesse messo i guantoni su Mazzitelli forse ora parleremmo di un altro risultato e di un Donadoni in bilico. Non c'è spazio nemmeno per Donsah e Orsolini, due giocatori futuribili ma sacrificati all'altare dell'esperienza, lasciati giù anche quando il Bologna è in emergenza di titolari. Restano ancora interrogativi sulle scelte del mister, una su tutte questo Destro lasciato fuori a Milano. Solo un episodio, dunque, salva il Bologna. Tagliavento fischia una punizione rivedibile e Pulgar ne approfitta sfogando la sua rabbia recondita. Il 2-1 lascia quasi increduli. Un po' come con l'Hellas e quel 3-2 che ha tolto il Bologna dalla lotta salvezza. Allora vennero sostituiti Destro e Masina, oggi Donadoni nel bussolotto ha pescato Falletti, Avenatti e Krejci. Insomma, pare ormai un marchio di fabbrica quello del mister di salvarsi puntualmente quando è acqua alla gola con scelte fuori dagli schemi. E' un merito innegabilmente prezioso per le sorti di un allenatore. Su tutto il resto c'è poco da dire: il Bologna non sa come ha fatto a vincere e il Sassuolo non sa come ha fatto a perdere. Nonostante tutto i punti sono 30, il biglietto da visita di Donadoni per ripararsi da ogni possibile attacco.
© RIPRODUZIONE RISERVATA