lo spunto

Spese folli Bfc, ma per Guaraldi è colpa della stampa

Il Bologna non è una squadra per poveri, anzi, bisogna essere molto ricchi per mandarla avanti. 155mila euro al giorno, un automobile di lusso praticamente. Già il monte ingaggi elevato (oltre i trenta milioni di euro, in crescita)...

Manuel Minguzzi

Il Bologna non è una squadra per poveri, anzi, bisogna essere molto ricchi per mandarla avanti. 155mila euro al giorno, un automobile di lusso praticamente. Già il monte ingaggi elevato (oltre i trenta milioni di euro, in crescita) ora anche l'aumento dei costi del Cda. Si è passati dai 120mila euro del 2012 ai 550mila di oggi mentre il direttore generale ha avuto come premio un raddoppio dello stipendio. Siamo a 434mila euro lordi. Tra Guaraldi e Zanzi se ne va quasi un milione di euro. Ora, è chiaro che un dipendente del Bfc debba percepire uno stipendio ma se da una parte la società si lamenta di un fattore di spesa troppo alto poi non può raddoppiarsi il salario. Se siamo in un periodo di ristrettezza economica perché i costi del Cda (non del parco giocatori) sono quintuplicati? Perché Guaraldi raddoppia lo stipendio a Zanzi e se ne auto fissa uno di 250mila euro, ma poi quando si tratta di fare un aumento di capitale non si riesce a depositarne più di 520mila a fronte dei 6 originariamente decisi e degli 1.5 sottoscritti? Perché alcuni soci accettano tutto questo?

Qualcosina ci sarebbe da dire pure sullo staff tecnico (circa 6 milioni di costi) anche se i risultati ottenuti sul campo, a fronte del continuo depauperamento, ne giustificano in parte il costo. Anche i rinnovi contrattuali finiscono sotto la lente di ingrandimento, con adeguamenti forse troppo eccessivi e contratti a premi che hanno finito per aumentare ancora il monte ingaggi invece di diminuirlo. Doveva essere un'idea innovativa ma sembra diventata una gabbia infernale, con premi che scattano con troppa facilità perché i parametri richiesti sono ampiamente raggiungibili; soprattutto dai giocatori più importanti. Lo ripeterò sempre, il calcio è una macchina costosissima…per saper andare avanti senza rimetterci più di tanto (guadagnare si fa fatica) è necessario una gestione oculata. Guaraldi e Zanzi non ne sono capaci, parlano i numeri…ma ovviamente la colpa è dei giornalisti se snocciolano numeri a bilancio o se criticano un portiere che commette un errore grave. La ciliegina sulla torta è l'abolizione delle conferenze stampa...manca solo un editto bulgaro e siamo a posto.