lo spunto

Siamo al complotto contro Guaraldi, nel frattempo c’è una partita da giocare

Dunque, mentre nel posticipo serale il Bologna gioca una partita delicata al cospetto dell’Inter, il presidente Albano Guaraldi si scaglia contro il “potere” mediatico e si affida al suo “acerrimo amico” Emanuele...

Manuel Minguzzi

Dunque, mentre nel posticipo serale il Bologna gioca una partita delicata al cospetto dell’Inter, il presidente Albano Guaraldi si scaglia contro il “potere” mediatico e si affida al suo “acerrimo amico” Emanuele Righi. Esiste il mega complotto dei supercattivi, Repubblica, E’-tv, addirittura il Carlino…il tutto scatenato dall’analisi prodotta da Monari e Baccolini due giorni fa. Noi nel frattempo ci abbiamo messo l’intervista al procuratore di Portanova, ma ovviamente forse il presidente non sa della nostra esistenza. Quella di Albano, dalle frequenze del suo nuovo megafono, è una contromossa degna dei migliori interpreti politici della seconda repubblica: l’attacco verso la stampa troppo criticona e bacchettona. Certo, alcune critiche possono pure essere fondate, ma buttare tutti dentro il calderone è una tattica, credo, un pelo scorretta. Siamo alle solite: se parli bene di me i rapporti saranno splendidi, altrimenti ci saranno conseguenze. Comprese poi le mancate soffiate “alle 18.30 ero l’informatore dei giornali” ha sontuosamente ammesso il presidente. Ora, che qualcuno attingesse da fonti privilegiate è ovvio ma che in questo mondo pallonaro non sia concesso criticare una pessima gestione societaria mi sembra incredibilmente un deterrente a chi, magari ancora giovane, vorrebbe fare questo mestiere. Perché è vietato sottolineare alcune spese folli del Bfc? Perché è vietato criticare un direttore generale? Perché è vietato criticare un portiere?

Se Guaraldi svolge il suo lavoro, vendendo giocatori tutte le estati, facendosi prendere in giro da Preziosi, cercando di costruire un centro tecnico, raddoppiando lo stipendio al suo braccio destro e auto fissarsene uno da 250mila (e ci sarebbe tanto altro) perché noi non possiamo fare il nostro? Possiamo lavorare solo se spendiamo parole belle e lodiamo i vertici societari? Lo dico sinceramente, mi piacerebbe molto lodare la società e fare i complimenti a tutti per la gestione del Bologna e per i risultati sul campo, ma è oggettivamente impossibile se escludiamo la stagione dei 51 punti. Su cosa dovrei fare i complimenti a Guaraldi? Sui riscatti di Diamanti e Kone? Fatto. Poi? Stiamo parlando di una società che ha dovuto dimezzare il capitale sociale, che non riesce a fornire un aumento di capitale, che è stata costretta a cedere Taider per pagare gli stipendi e molto probabilmente dovrà fare altrettanto a gennaio, che ha messo sotto contratto Abero, Riverola, Rickler, Vantaggiato, Federico Rodriguez e potrei continuare…Nell’ultimo anno e mezzo cosa è stato fatto di buono se la stessa sopravvivenza societaria è messa in discussione? Lo dicono i numeri e non complotti internazionali per destabilizzare il presidente. Almeno mi fa piacere che Guaraldi abbia aperto ad uno sconto su una ipotetica cessione, che poi, dopo il dimezzamento del capitale sociale lo sconto diventa praticamente una conseguenza naturale.

Poi c’è la ciliegina sulla torta: le conferenze stampa andranno solo in diretta radio. Bene, altro ostacolo a chi vuole fare il giornalista ma almeno, guardiamo il lato positivo, si potrà evitare di andare a Casteldebole col freddo e con la pioggia: basterà solamente accendere l’fm della radio. Infine la più divertente, cioè il fatto che gli altri soci lo avrebbero spinto ad assumere la carica di presidente e salire fino al 51%. Tutti sporchi, brutti e cattivi tranne uno che evidentemente avrà saputo tessere buoni rapporti con il presidente. E’ un mondo difficile, pensi di fare bene dando informazioni su come viene gestita la società, cercando di raccontare la realtà dei fatti, ma alla fine corri il rischio di essere emarginato. Ah, nel frattempo tra poche ore arriva l’Inter…Guaraldi molto probabilmente non sarà in tribuna…lo dico io: meglio così.