lo spunto

Sarà durissima, ma occorrono i tre punti

Bologna quart’ultimo, Chievo ultimo e Sannino sulla graticola come Pioli una settimana fa. In teoria i rossoblù partono favoriti ma non c’è niente di peggio che sottovalutare gli avversari. Soprattutto il Bologna arriva...

Manuel Minguzzi

Bologna quart’ultimo, Chievo ultimo e Sannino sulla graticola come Pioli una settimana fa. In teoria i rossoblù partono favoriti ma non c’è niente di peggio che sottovalutare gli avversari. Soprattutto il Bologna arriva da due vittorie ma non ha ancora conquistato nulla e il colpo esterno del Sassuolo a Genova tiene tutti in allerta, compresi i blucerchiati. Da notare come tutte, ripeto tutte, le squadre in lotta per la salvezza commettano ingenuità difensive colossali, basta rivedersi il 3-4 di Marassi per rendersene conto. Non possiamo lasciare la presa ora, anche perché tre punti vorrebbero dire raggiungere Parma, Milan e Livorno a quota 12; a un punto da Udinese e Atalanta. Oltretutto con la possibilità di scavalcare Cagliari, Torino e Sampdoria. Abbiamo un’occasione ghiotta ma consci del fatto che non sarà facile. Primo perché Sannino è all’ultima spiaggia e si gioca tutto contro il Bologna, secondo perché anche il Chievo è ormai con le spalle al muro e molto della salvezza clivense passa da una vittoria al Dall’Ara. E’ uno scontro diretto non facile, come quello con il Livorno di sette giorni orsono, e per tanto potrà venire fuori una partita brutta e statica in cui dovremo essere bravi a sfruttare la prima occasione che ci capiterà tra i piedi e continuare nella striscia di inviolabilità della nostra porta.

L’altro scenario, credo improbabile, è quello di un Chievo remissivo e in gita con la squadra che, non riconoscendosi più nell’allenatore, verrà a Bologna con il desiderio di un cambio alla guida tecnica. Può succedere ma l’ambiente Chievo non è così e di solito fanno dell’unità d’intenti il punto forte delle loro salvezze. Molto probabilmente anche per loro è arrivata l’annata difficile, con giocatori forse a fine ciclo e alcuni andati non adeguatamente sostituiti. Succede anche a Campedelli di sbagliare ogni tanto. Chiariamo subito: non sto giustificando la gestione Guaraldi ma solo sottolineare che quando si naviga sull’orlo del burrone basta poco per finire di sotto. Tornando alla partita Sannino ieri ha ribadito che il Chievo deve osare qualcosina di più in fase offensiva, personalmente se scende a Bologna a fare la partita sono contento perché è sintomo che è davvero aggrappato ad un filo e il Bfc potrà colpire in contropiede. Cosa che forse riesce a fare meglio. Onestamente però penso che i clivensi verranno a giocarsi la loro onesta partita senza rischiare troppo, attenderanno l’errore dell’avversario per colpire ma sono fiducioso per il semplice motivo che ora abbiamo un Bologna diverso in fase difensiva; nonostante le assenze pesanti. Inutile nascondersi, è un match importante e molto delicato. Nel senso che il Bologna è riuscito ad accendere i motori contro il Livorno, ha ingranato la seconda a Cagliari ma adesso è giunto il momento di andare a pieno regime altrimenti rischiamo di rallentare e di far spegnere di nuovo il propulsore. Vincendo col Chievo metteremmo un’altra marcia e molto probabilmente manderemmo Sannino e Campedelli fuori pista con un guasto. Dobbiamo mettercene tre dietro a maggio, iniziare a farne fuori una a novembre forse è un po’ presto ma non sarebbe un’idea malvagia. Mettiamola in pratica, loro che ci arrivano quasi sempre davanti.