lo spunto

Roma distratta? Non contiamoci molto. E poi c’è Rocchi…

Riparte il campionato, il Bologna al cospetto della Roma dovrà prima pensare a se stesso: se i rossoblù non saranno convincenti sarà inutile sperare nella clemenza altrui

Manuel Minguzzi

Ci siamo, dopo due settimane di pausa, di dura pausa, il campionato riparte. Non vediamo l'ora di rivedere il Bologna in campo, dopo due vittorie consecutive in città è ritornato l'entusiasmo e la consapevolezza che si può far risultato anche con la Roma. Personalmente, nutro sensazioni positive, da una parte i giallorossi avranno la distrazione Champions (forse) e un paio di infortunati importanti, dall'altra il Bologna si presenta praticamente al gran completo con il ritorno dell'ex Destro. Forse ci arriviamo meglio noi alla partita come spirito, ma loro sono più forti. In questi casi si dice sempre: noi dobbiamo giocare al 110% e loro devono essere al 70%. E' realmente così? Sì, ma non del tutto. Senza Gervinho e Salah il potenziale della Roma cala vistosamente, senza considerare Pjanic e Dzeko reduci da una cocente eliminazione europea. Stavolta non sono d'accordo sul fatto che il risultato possa dipendere solo da una delle due squadre in campo, perché una Roma incerottata può andare in difficoltà solo se di fronte avrà un Bologna convincente. Se i giallorossi giocheranno sotto ritmo ma il Bologna non dimostrerà i passi avanti fatti nelle ultime due partite, non ci sarà match.

Tocca al Bologna, in prima istanza, guadagnarsi la possibilità di fare risultato, non il contrario. I rossoblù non devono aspettare il regalo della big per poter sperare, ma andare con decisione a conquistarsi i punti. Una volta entrati in partita in maniera convincente, i felsinei potranno guardare al livello della Roma, se cioè sarà sotto le attese oppure se invece avrà quella concentrazione e quella maturità utili a vincere lo scudetto. Quello di oggi è il classico banco di prova per una big: la partita in trasferta contro la piccola da vincere con dedizione ed esperienza. Se la Roma vincesse a Bologna, contro una squadra in risalita, avrebbe tutti i crismi necessari per trionfare a maggio. Ecco perché non credo ad una Roma distratta, forse inibita dalle assenze ma assolutamente sul pezzo. Ovvio, guardandola dalla parte della Roma la partita può avere storia solo se la giocheranno sotto tono, ma cambiando prospettiva e vedendola con i nostri occhi risulta chiaro come il primo passo per la conquista dei punti debba farlo il Bologna. La condizione necessaria, ma non sufficiente, è che i rossoblù si esprimano su buoni livelli. Da lì in poi entra in scena la Roma.

Un capitolo a parte lo meriterebbe Rocchi. Da queste parti esempi di arbitraggio insufficiente da parte del direttore di gara fiorentino ne abbiamo visti diversi. Anche a Roma però non lo vedono di buon occhio per via di quel Juve-Roma 3-2, ed è proprio questo che mi fa paura. Di fronte ai giallorossi ci sono i rossoblù e non i bianconeri. Fa un enorme differenza e spero che la compensazione non sia a scoppio ritardato…Qualcuno diceva: "Quando l'arbitro non si nota, vuol dire che ha diretto bene". Caro Rocchi, non si faccia notare.

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